Zambon, bene gli studi PROMIS I e II su colistimetato sodico per via inalatoria nella NCFB

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The Lancet Respiratory Medicine ha pubblicato i risultati degli studi di fase III PROMIS-I e PROMIS -II che hanno valutato – per un periodo di 12 mesi, rispetto al placebo – l’efficacia e la sicurezza del colistimetato sodico per via inalatoria, somministrato tramite l’inalatore I-neb Adaptive Aerosol Delivery System (“CMS I-neb”) come trattamento per ridurre la frequenza delle esacerbazioni polmonari nei pazienti con bronchiectasie non correlate alla fibrosi cistica (NCFB), con infezione cronica da P. aeruginosa.

“La pubblicazione di questi dati fondamentali su The Lancet Respiratory Medicine rappresenta un importante traguardo nel nostro impegno a sviluppare terapie innovative per i pazienti affetti da gravi patologie respiratorie”, afferma Paola Castellani, Chief Medical Officer e responsabile R&S di Zambon. “Per i pazienti affetti da NCFB, una condizione priva di opzioni terapeutiche approvate, i risultati del programma PROMIS evidenziano il potenziale del CMS I-neb nel migliorare l’evoluzione e la qualità della vita. Siamo ansiosi di collaborare con le autorità regolatorie per rendere questo importante trattamento disponibile ai pazienti nel più breve tempo possibile”.

L’infezione cronica da P. aeruginosa peggiora la prognosi della NCFB poiché è associata a un declino accelerato della funzione polmonare, a un aumento delle esacerbazioni, dei ricoveri e a un tasso di mortalità più elevato.

Gli studi PROMIS- I e PROMIS II
Gli studi PROMIS rappresentano i primi studi su larga scala, in doppio cieco e controllati con placebo, sul colistimetato sodico per via inalatoria, un antibiotico già utilizzato in Europa per la fibrosi cistica.

I due studi sono stati condotti su pazienti adulti con bronchiectasie cronicamente colonizzati da P. aeruginosa, con una storia di almeno due esacerbazioni, che hanno richiesto antibiotici orali, o una che ha richiesto antibiotici per via endovenosa nell’anno precedente. I pazienti sono stati randomizzati (377 nel PROMIS-I e 287 nel PROMIS-II) e hanno ricevuto colistimetato sodico per via inalatoria o placebo attraverso il dispositivo I-neb due volte al giorno per un massimo di 12 mesi. L’obiettivo primario di efficacia era il tasso annuale di esacerbazioni polmonari. I principali obiettivi secondari di efficacia erano il tempo alla prima esacerbazione, la qualità di vita, la variazione della densità di P. aeruginosa, il tasso di esacerbazioni gravi e il tempo alla prima esacerbazione grave.

Le evidenze
Nello studio PROMIS-I è stato raggiunto l’obiettivo primario di una riduzione significativa del tasso annuale di esacerbazioni polmonari, con una riduzione del 39% delle esacerbazioni (rate ratio 0,61; 95% CI 0,46-0,82; p=0,0010) rispetto al placebo. Le esacerbazioni gravi sono state ridotte del 59% e i pazienti trattati con CMS I-neb hanno fatto registrare un miglioramento della qualità di vita clinicamente importante, misurata dal St. George’s Respiratory Questionnaire, e una riduzione della densità di P. aeruginosa.

Lo studio PROMIS-II è stato interrotto prematuramente a causa della pandemia di COVID-19 e i risultati non sono stati soddisfacenti. Tuttavia, quando è stata effettuata una analisi secondaria del periodo pre-pandemico del PROMIS-II, i risultati erano coerenti con quelli ottenuti nello studio PROMIS-I. Entrambi gli studi hanno riportato una buona tollerabilità e non sono stati identificati problemi di sicurezza rilevanti. Il broncospasmo è stato raro ed è stato osservato in meno del 5% dei pazienti.

“I risultati del programma PROMIS rappresentano un’importante svolta per i pazienti affetti da NCFB, che da tempo soffrono di infezioni respiratorie croniche senza alcun trattamento approvato. Per la prima volta abbiamo prove evidenti che dimostrano che il CMS I-neb può ridurre significativamente le esacerbazioni e migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da NCFB e infezione cronica da P. aeruginosa, offrendo una speranza dove prima c’erano opzioni limitate”, osservaq Charles Haworth, medico pneumologo presso il Cambridge Centre for Lung Infection del Royal Papworth Hospital e investigatore principale degli studi PROMIS.

Lo studio PROMIS-I ha coinvolto 377 pazienti in 12 paesi, tra cui Australia, Belgio, Germania, Grecia, Israele, Italia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Lo studio PROMIS-II ha coinvolto 287 pazienti in 12 paesi (Argentina, Australia, Canada, Germania, Grecia, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Francia e Stati Uniti)

 

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