Con le prime terapie CAR-T pronte ad arrivare sul mercato quest’anno, le aziende devono adeguarsi alla produzione su larga scala. Per provvedere alla semplificazione di questo processo, Vineti, una società americana, sta lanciando una piattaforma che promette di accelerare l’accesso dei pazienti a queste terapie. Le terapia CAR-T sono state messe a punto per aumentare la risposta immunitaria al tumore. Il trattamento si esegue prelevando le cellule T di un individuo, ingegnerizzandole in modo che esprimano recettori in grado di riconoscere le cellule neoplastiche e infondendole così modificate nel corpo del paziente. Dal momento, però, che si tratta di terapie nuove, le infrastrutture per produrle su larga scala sono carenti e secondo Amy DuRoss, CEO di Vineti, i processi di produzione e di consegna per questi trattamenti non sono mai stati sviluppati. L’azienda americana, nata con il nome di Vitruvian Network ad aprile dello scorso anno, aveva come obiettivo espandere l’accesso dei pazienti alle terapie come la CAR-T. Vineti ha raccolto così 13,75 milioni di dollari da GE Ventures e da Mayo Clinic, insieme ad altri investitori. La piattaforma che ha sviluppato, oggi disponibile in commercio, offre un unico punto di controllo per i diversi processi di terapia cellulare e genica. Attualmente, questo comporta sistemi informatici e processi manuali. Ma gestire tutto, dall’ordinare al raccogliere al trasportare le cellule T del paziente per produrre e consegnare la terapia, in un unico posto, può ridurre i costi, aumentare la produzione e ridurre al minimo gli errori. “Si tratta della prima azienda che allinea l’innovazione nella ricerca con l’innovazione nel modo in cui le terapie di nuova generazione vengono prodotte e consegnate”, dice Risa Stack, direttore generale della New Business Creation di GE Ventures. Mentre secondo DuRoss, la piattaforma, opportunamente adattata, potrebbe essere utilizzata per tutte le terapie o i dispositivi che hanno bisogno di personalizzazione.