(Reuters Health) – Una nuova formulazione di dolutegravir, adatta a bambini e neonati, potrebbe essere presto disponibile. ViiV, l’unità di GlaxoSmithKline che si occupa di infezioni da HIV, ha chiesto venerdì scorso l’ok alla commercializzazione della compressa dispersibile a base del farmaco di nuova generazione.
Se fosse approvata la nuova forma farmaceutica, per la prima volta bambini e neonati potrebbero avere accesso ai farmaci anti-HIV più innovativi. Attualmente, infatti, i medici spesso sono costretti a prescrivere farmaci più datati che possono essere meno potenti e avere più effetti collaterali.
Dolutegravir è un inibitore delle integrasi originariamente sviluppato da ViiV, sul quale hanno piccoli interessi anche Pfizer e Shionogi. Per la versione per gli adulti, ViiV ha già stretto accordi di licenza con società produttrici di farmaci generici, per la vendita di versioni a basso costo nei paesi poveri.
Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite che di occupa di AIDS, UNAIDS, nel mondo sono circa 1,7 milioni i bambini con l’HIV, soprattutto quelli che vivono nell’Africa sub-sahariana. Le nuove infezioni tra i bambini sono diminuite del 41% dal 2010, ma nel 2018 ci sono stati 160 mila nuovi casi in neonati e bambini e 100 mila bambini sono morti di AIDS, in parte a causa della mancanza di accesso ai farmaci per l’HIV.
Helen McDowell, responsabile del Government Affairs and Global Public Health di ViiV, ha dichiarato che la nuova formulazione avrà un prezzo di ‘costo di produzione’. E l’azienda che si occupa di HIV in GSK sta pianificando accordi di licenza con due produttori di farmaci generici, Mylan e Macleods Pharmaceuticals, per rendere disponibili versioni generiche più economiche della pillola dispersibile entro pochi mesi dall’arrivo sul mercato di ViiV.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)