Nonostante abbia chiuso il primo trimestre leggermente al di sotto delle stime, Valeant ha fiducia nel mercato. Secondo i dati relativi al primo trimestre rilasciati dall’azienda canadese, i ricavi sono stati di 2,11 miliardi di dollari, al di sotto delle stime di FactSet (2,19 miliardi di dollari). Ma Valeant è convinta che le cose andranno sempre meglio, tanto da aumentare le previsioni per il 2017 a un range compreso tra 3,6 e 3,75 miliardi di dollari, dal precedente 3,55-3,7 miliardi di dollari. La decisione di aumentare le stime ha portato a un aumento del 20% del prezzo delle azioni, ma almeno un analista è cauto. David Maris, di Wells Fargo, ha sottolineato che “l’aumento di 50 milioni di dollari è relativo rispetto ai 28,88 miliardi di debito dell’azienda”. Inoltre, secondo Maris, “i prodotti chiave come Xifaxan e la BU di prodotti oftalmologici Bausch & Lomb hanno reso meno del previsto”. Il farmaco per il tratto gastrointestinale ha guadagnato nel primo trimestre 185 milioni di dollari contro le stime di 250 milioni di dollari di Fargo, mentre Bausch & Lomb ha chiuso a 1,15 miliardi di dollari, poco sopra le stime di 1,1 miliardi di dollari. Gli analisti di Barclays, invece, avevano stimato le vendite di Xifaxan a 228 milioni di dollari e quelle di Bausch & Lomb a 1,045 miliardi di dollari. Gli osservatori del settore conoscono bene la sfida che Valeant si trova ad affrontare. La società è stata sotto i riflettori dopo lo scandalo dell’aumento dei prezzi che l’ha travolta nel 2015 e, subito dopo, per le accuse dei presunti legami con i manager di farmacia americani. Come conseguenza di questi problemi, le azioni dell’azienda canadese sono scese a 11,30 dollari dai 261,23 di agosto 2015. Valeant starebbe lavorando sulla liquidità attraverso la vendita di unità come Dendreon, per 820 milioni di dollari, e alcuni brand di prodotti per la cura della pelle, per 1,3 miliardi di dollari. Questo affare, però, sarebbe andato a monte dopo il fallimento dell’accordo tra Valeant e Takeda su Salix Pharmacetucals, lo scorso novembre, almeno secondo quanto riportato da Wall Street Journal.