(Reuters) – Johnson & Johnson ha dimezzato le consegne del suo vaccino contro il COVID-19 all’Unione Europea, previste per questa settimana.
In base al contratto con l’UE, J&J si è impegnata a spedire 55 milioni di dosi del suo vaccino, che si somministra con una sola dosa, nel secondo trimestre del 2021, ma a metà trimestre sono arrivate solo cinque milioni di dosi, meno del 10% dell’obiettivo.
Un portavoce dell’azienda americana ha sottolineato che Johnson & Johnson resta impegnata a raggiungere l’obiettivo finale di consegnare 200 milioni di dosi all’UE entro la fine dell’anno. “Ci aspettiamo che la nostra offerta aumenterà nel tempo, man mano che i siti di produzione si attiveranno completamente”, ha aggiunto, sottolineando che l’azienda “sta lavorando 24 ore su 24 per sviluppare e attivare le capacità di produzione per fornire il vaccino in tutto il mondo”.
Johnson & Johnson ha dovuto affrontare problemi di produzione negli USA. Lo stabilimento di Baltimora, che produceva materia grezza per il vaccino, è fuori uso dopo che un’ispezione da parte dell’autorità regolatoria americana ha riscontrato diversi problemi a seguito della contaminazione di un lotto che ha rovinato milioni di dosi. E per l’Europa resta quindi solo la produzione dello stabilimento di Leida, in Olanda.
L’azienda aveva inizialmente pianificato di iniziare a fornire dosi all’UE dal 1 aprile, ma ha ritardato l’avvio delle spedizioni a metà aprile per problemi di produzione. A partire da lunedì, poi, J&J ha consegnato 2,6 milioni di dosi ai paesi europei, mentre la Commissione Europea, che ha i dati aggiornati, ha spiegato che finora le forniture sono state inferiori a cinque milioni di dosi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)