Video e post sui vaccini COVID-19 stanno spopolando sui principali social network. Oltre ai selfie con le schede di vaccinazione e i video di incoraggiamento a vaccinarsi, ci sono anche ringraziamenti alle aziende farmaceutiche.
Sul canale TikTok del Washington Post, per esempio, il produttore Dave Jorgenson fa i nomi delle pharma mentre spiega in modo ironico i processi di approvazione della FDA.
Ci sono, poi, TikTok più orientati all’istruzione che spiegano, per esempio, i tassi di efficacia dei diversi vaccini, cos’è l’RNA messaggero o in cosa differiscono i vaccini Pfizer e Moderna. Si tratta di post pubblicati anche da medici, infermieri e operatori sanitari, che sono spesso corredati di un collegamento a una sessione di domande e risposte dell’OMS su pandemia e vaccini.
Un contesto nuovo per le grandi aziende farmaceutiche, sia perché se ne parla in modo positivo e sia perché a parlarne sono soprattutto i più giovani. Le aziende farmaceutiche, insomma, “sono diventate familiari in gran parte grazie ai social media”, spiega Missy Voronyak, CEO del gruppo social media e influences Real Chemistry.
Ma non è solo sui social media che le aziende hanno spazio. Pfizer, per esempio, ha partecipato al “Saturday Night Live” due volte nell’ultimo mese, di cui l’ultima insieme a Moderna e Janssen. L’esposizione social per i vaccini si sta rivelando un’opportunità per le aziende farmaceutiche, e non solo per quelle direttamente coinvolte nella produzione, dopo anni di permanenza in fondo ai sondaggi per la cattiva reputazione.