La crescita che Pfizer ha registrato nel campo dei vaccini in questi ultimi anni, grazie al grande successo clinico e di vendite assicurato da Prevenar 13, potrebbe subire una battuta d’arresto. A dichiararlo è EvaluatePharma, che nell’ultimo rapporto prevede una flessione delle vendite del vaccino di Pfizer da 6,3 a 6 miliardi di dollari entro il 2022. Insomma, Prevenar 13 potrebbe perdere l’1% delle vendite l’anno, per i prossimi 5 anni. Tuttavia resterà il prodotto trainante nel settore vaccini per l’azienda americana. Da quando, nel 2014, i Centri per il controllo delle malattie e per la prevenzione (CDC) americani hanno raccomandato la vaccinazione antipneumococcica per gli adulti con più di 65 anni, Prevenar 13 ha conosciuto un crescendo di vendite. Ma, secondo una stima fatta dalla stessa azienda, il vaccino avrebbe già raggiunto il 30% di questa popolazione.
Le vendite degli altri vaccini. Gardasil (Merck) in rimonta
Le vendite di questo prodotto nel secondo trimestre, almeno negli USA, sarebbero in declino, anche se il dato negativo sarebbe compensato dalla crescita di altri farmaci. Ma Prevenar potrebbe beneficiare ancora dell’appoggio del governo americano, dato che la FDA ha recentemente ampliato l’approvazione anche nella fascia di età 18-49 anni, mentre prima era consigliato solo per gli adulti con problemi a livello del sistema immunitario. I vaccini di Pfizer hanno conosciuto una crescita annuale del 40% e nel 2015 hanno chiuso con un incremento delle vendite addirittura del 44%.
Secondo EvaluatePharma, al secondo posto per vendite nel 2022 ci sarà Gardasil, il vaccino contro il papillomavirus di Merck, con 2,47 miliardi di dollari. Al terzo posto, invece, dovrebbe posizionarsi il vaccino contro l’influenza di Sanofi mentre al quarto il pentavalente contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e influenza Pentacel, sempre di Sanofi. In quinta posizione, infine, si potrebbe attestare Pediarix, un altro pentavalente di GlaxoSmithKline.