Anche Takeda entra nella corsa per la creazione del vaccino anti-Zika. La big-pharma giapponese ha infatti siglato un accordo con il Governo degli Stati Uniti che sfiora i 321 milioni di dollari.
La collaborazione partitrà con il completamento della parte pre-clinica e l’avvio della fase 1 per il vaccino. Questo compito è stato affidato a Takeda dall’Autorità statunitense per la ricerca e sviluppo biomedicale (BARDA) con un’allocazione di 19.8 milioni di dollari. Nell’accordo, l’opzione prevista è quella di aggiungerne ulteriori 321 per arrivare alla fase III e alla revisione da parte dell’FDA. “Abbiamo messo in campo tutta la nostra esperienza e conoscenza nel campo dello sviluppo dei vaccini per far fronte a questa emergenza sanitaria” ha commentato il Presidente della divisione vaccini di Takeda, Rajeev Venkayya. Sebbene l’annuncio dell’accordo sia recente, già da tempo l’azienda nipponica aveva iniziato a studiare il vaccino, con la speranza di entrare nella fase degli studi clinici entro la seconda metà del 2017.
Un vaccino “inattivato”
Il vaccino a cui sta lavorando Takeda si differenzia da quello degli altri competitor, che già sono entrati nella fase degli studi sull’uomo. Si tratterebbe di un vaccino senza DNA contenente il virus Zika inattivato anziché attenuato.
Ma la corsa al vaccino intanto prosegue. La scorsa settimana Inovio ha avviato a Porto Rico il suo secondo studio sull’uomo per il suo vaccino a DNA GLS-5700. Per questo vaccino il Governo degli Stati Uniti ha scelto dei partner leader del settore, siglando prima degli accordi con GSK e Sanofi e ora anche con Takeda che sta basando la sua ricerca e sviluppo sulla base di quanto fatto per il vaccino contro la Dengue e il norovirus. In passato la multinazionale aveva avviato partnership con il Governo giapponese per la preparazione all’influenza pandemica e siglato un accordo con la Fondazione di Bill & Melinda Gates per l’eradicazione della polio.
Ora il lavoro per mettere a punto un nuovo vaccino contro il virus Zika troverà la sua sede nello stabilimento giapponese di Hikari. La decisione presa dall’azienda conferma la volontà di rinforzare e consolidare il business dei vaccini con la creazione di veri e propri hub anche a Boston e a Zurigo.