(Reuters) – La Commissione Europea ha lanciato un organismo di crisi sanitaria che coordinerà la spesa di quasi 30 miliardi di euro, per far sì che l’Unione sia preparata in caso di eventuali future pandemie. La nuova organizzazione, l’autorità di preparazione e risposta all’emergenza sanitaria (HERA), valuterà possibili minacce per la salute dei cittadini, promuoverà la ricerca, assicurerà la disponibilità di produzione di trattamenti aiutando a creare scorte.
Nel caso in cui dovesse verificarsi una nuova crisi sanitaria, si attiverebbero finanziamenti di emergenza e HERA aiuterebbe a coordinare monitoraggio, approvvigionamento e acquisto di attrezzature o trattamenti. L’autorità, infatti, è stata istituita anche per evitare che ogni Paese prenda misure diverse, come si è verificato all’inizio della pandemia di COVID-19, alcune inefficaci, altre a scapito dei membri dell’UE.
Il nuovo organismo andrà ad integrare altre agenzie sanitarie europee, come l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC). E anche se entrambe queste agenzie sono state rafforzate, non è stato sufficiente. HERA, che dovrebbe essere pienamente operativa all’inizio del 2022, avrà sei miliardi di euro di bilancio europeo per il 2022-2027, con altri programmi che porteranno la spesa totale europea per la sicurezza sanitaria a quasi 30 miliardi di euro, che insieme ai progetti dei singoli stati membri potrebbe arrivare a 50 miliardi di euro.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)