Promuovere e tutelare la salute, sulla base di un insieme di valori e obiettivi condivisi. Su questi principi verte il Protocollo d’intesa fra Abbott e Cittadinanzattiva siglato a Roma la scorsa settimana. Il documento si ispira alla Carta Europea dei diritti del malato promossa da Cittadinanzattiva, e agli articoli 3 e 32 della Costituzione. Impegna l’organizzazione e l’azienda a collaborare, nel rispetto della trasparenza e della legalità, per sviluppare e realizzare iniziative e progetti comuni, con l’obiettivo di aiutare le persone a vivere una vita in salute.fiQuesti gli obiettivi indivuiduati nel Protocollo d’intesa:
mettere il cittadino al centro delle decisioni di politica sanitaria;
considerare il punto di vista del cittadino, essenziale e centrale nella definizione e implementazione delle politiche pubbliche;
promuovere campagne di informazione e prevenzione rivolte al cittadino con l’obiettivo di coinvolgerlo direttamente nelle scelte che riguardano la propria salute e la tutela dell’ambiente;
sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, anche nell’articolazione delle singole regioni, affinché si possano potenziare prevenzione, diagnosi, assistenza e accesso alle cure nel modo più trasparente, appropriato, tempestivo, efficace ed efficiente;
promuovere lo sviluppo di nuove modalità di accesso ai servizi sanitari, anche attraverso la tecnologia digitale e l’ informatizzazione di servizi e processi;
– collaborare per affermare un nuovo concetto di sostenibilità del SSN che guardi anche all’accessibilità e alla sostenibilità dei redditi delle famiglie;
promuovere la messa a punto, l’implementazione e la valutazione dei PDTA, che partano dai bisogni dei cittadini, considerando tutti gli aspetti (come ad esempio supporto psicologico, attività fisica, nutrizione etc..);
supportare il SSN per ampliare l’accesso omogeneo ai trattamenti, compresi quelli innovativi, valutati tali con processi partecipati di HTA, anche in riferimento a cure per patologie specifiche. Riducendo i costi e promuovendo la sostenibilità;
promuovere il riconoscimento pubblico e diffuso dei fenomeni legati alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica in vari ambiti (settore salute, educazione ecc..)
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