Un team di scienziati del Francis Crick Institute e dell’Institute of Cancer Research di Londra ha pubblicato uno studio che dimostra come la triplice associazione tra l’inibitore KRAS-G12C ARS-1620, sviluppato da Araxes Pharma della Wellspring, con l’inibitore mTOR everolimus, commercializzato come Afinitor da Novartis, e il candidato linsitinib, un anti-IGF1R messo a punto da Astellas, sia in grado di ridurre il tumore del polmone negli animali da laboratorio e in vitro. I risultati della ricerca sono apparsi su Translational Medicine.
I ricercatori, guidati da Julian Dawnward, hanno quindi evidenziato come la soppressione di altre due proteine correlate alla crescita tumorale sia in grado di aumentare l’effetto degli inibitori KRAS nel trattamento del carcinoma polmonare.
Combinando l’inibizione dell’enzima MEK e del recettore IGF1R, si ottiene una riduzione della crescita delle cellule di carcinoma polmonare guidata da KRAS.
Con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’efficacia, il gruppo ha esaminato più di 16mila geni per identificare percorsi che, bloccati, potessero fornire ulteriori vantaggi. Tra tutti, l’inibizione di mTOR è risultata quella vincente.
Nei successivi test su linee cellulari di carcinoma polmonare non a piccole cellule, i ricercatori hanno quindi scoperto che la triplice combinazione trametinib (Mekinist, Novartis), inibitore MEK approvato dalla FDA, Afinitor (mTOR everolimus) e linsitinib (Astellas) ha significativamente ridotto la crescita cellulare per un periodo più lungo.