Touchlight e Università di Liverpool insieme per un vaccino contro il NSCLC

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La CDMO Touchlight, con sede nel Regno Unito, ha raggiunto un accordo di collaborazione con l’Università di Liverpool per sviluppare un vaccino personalizzato per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), basato sulla tecnologia” doggybone DNA” (dbDNA).

La dbDNA – messa a punto da Touchlight – consiste in un piccolo anello chiuso di DNA realizzato in laboratorio con l’ausilio di enzimi. Questa tecnica può accelerare il processo di sviluppo dei farmaci, amplificando sequenze di DNA lunghe e complesse senza ricorrere a metodi tradizionali come la fermentazione batterica.

Il termine “doggybone” si riferisce alla struttura della molecola di DNA sintetizzata, che assomiglia a un osso con due anelli in ciascuna estremità. Nel marzo 2023 Touchlight ha ricevuto dal governo britannico una sovvenzione di 14 milioni di sterline per la produzione su scala commerciale della tecnologia.

Un team dell’Università di Liverpool utilizzerà la tecnologia dbDNA per sviluppare il vaccino terapeutico a DNA neoantigene completamente personalizzato per i pazienti affetti da NSCLC. I neoantigeni sono proteine presenti in natura sulla superficie delle cellule tumorali, che “addestrano” il sistema immunitario a riconoscere e a combattere le cellule polmonari anomale.

Finanziato dal Medical Research Council del Regno Unito, lo studio di fase I prevede l’arruolamento di 10 pazienti presso il Clatterbridge Cancer Centre. L’inserimento dei primi partecipanti è previsto per la seconda metà del 2024.

Secondo le proiezioni di GlobalData, negli otto mercati principali (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Giappone e Cina), il numero di casi di NSCLC dovrebbe raggiungere la cifra di 1.463.151 nel 2032.

Quello di Touchlight/Università di Oxford non è l’unico progetto di immuno-oncologia in corso nel Regno Unit . Nel mese di marzo il Cancer Research UK e la Fondazione CRIS [Cancer Research Innovation in Science] hanno assegnato una sovvenzione di 1,7 milioni di sterline ai ricercatori dell’Università di Oxford, del Francis Crick Institute e dell’University College di Londra per sviluppare LungVax, un vaccino a DNA neoantigene per i pazienti affetti da cancro ai polmoni.

 

 

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