(Reuters Health) – In un follow up di 25 mesi dopo uno studio di fase III, Alunbrig (brigatinib) di Takeda – farmaco messo a punto per la terapia del carcinoma polmonare – ha ridotto il rischio di progressione della malattia del 76% nei pazienti il cui tumore si era diffuso al cervello e del 57% in tutti i pazienti rispetto a crizotinib. I risultati sono stati resi noti al Congresso della Società europea di oncologia medica a Singapore.
“Si tratta di un risultato molto importante – dice Rachael Brake, leader del programma globale di oncologia di Takeda – Il beneficio nella popolazione dello studio, così come nei pazienti con metastasi cerebrali al basale, è associato a una migliore qualità della vita rispetto a crizotinib”.
Lo studio si è concentrato su pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato con linfoma anaplastico positivo (Alk +) che non avevano ricevuto un precedente inibitore dell’Alk.
Alunbrig è un inibitore della tirosin chinasi (Tki) progettato per colpire e inibire la proteina di fusione Alk nel carcinoma polmonare non a piccole cellule.
Ha ricevuto un’approvazione accelerata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti nell’aprile 2017 per alcuni malati di cancro che erano progrediti o erano intolleranti a crizotinib.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il carcinoma polmonare non a piccole cellule è la forma più comune tra gli 1,8 milioni di nuovi casi stimati di carcinoma polmonare diagnosticati ogni anno in tutto il mondo. La variante Alk è presente in circa il 5% dei casi della forma non a piccole cellule.
Takeda spera di ottenere l’approvazione negli Stati Uniti per Alunbrig come farmaco in prima linea per il cancro ai polmoni per l’anno fiscale che termina a marzo 2021.
La pharma giapponese si sta concentrando su cinque aree chiave: oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare e terapie derivate dal plasma.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)