Takeda fa suo l’appello fatto dalla Presidenza dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare, insieme a numerose associazioni italiane di patologie rare, affinché i servizi di terapia domiciliare, attualmente presenti solo in alcune Regioni, vengano estesi a tutto il territorio italiano, per consentire, da una parte, la terapia domiciliare ai pazienti evitando loro l’onere di doversi recare in ospedale per sottoporsi alle terapie, e dall’altro per liberare risorse per il servizi sanitario nazionale.
Da circa 10 anni Takeda è impegnata nel supporto ai servizi domiciliari per i pazienti di malattie rare in varie aree terapeutiche, tra le quali le malattie da accumulo lisosomiale, l’emofilia, le immunodeficienze, l’angioedema ereditario.
I Programmi di Supporto, offerti tramite partner esterni qualificati, vanno dal supporto psicologico, al training dei pazienti per l’autosomministrazione, al supporto fisioterapico fino alla piena terapia al domicilio dei pazienti.
“Takeda pone il paziente al primo posto nelle proprie priorità strategiche, ed è quindi costantemente impegnata per permettere ai pazienti con patologie rare di essere curati con terapie innovative e migliorare così la propria qualità di vita – dichiara Rita Cataldo, Amministratore Delegato di Takeda Italia – La dimensione dei servizi al paziente, in particolare a livello domiciliare, è un tassello fondamentale in questo percorso di cura, ancor di più in un momento critico come l’attuale emergenza Covid-19. Takeda conferma quindi i propri servizi gratuiti di home therapy e con essa la presenza a fianco dei pazienti in tutta Italia, garantendo la continuità della cura nella sicurezza e tranquillità della propria abitazione”.