Gli USA hanno sette nuovi antibiotici attivi contro i ‘superbatteri’ nell’ultimo step della sperimentazione grazie a un programma di incentivi federali. Lo ha affermato Richard J. Hatchett, capo della Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), durante un’audizione al Congresso.
L’agenzia federale, grazie a un programma istituito dal presidente Obama nel 2014, ha condiviso al 50% i costi di sviluppo con le aziende che hanno aderito. In un caso ad esempio questo ha portato a un finanziamento pubblico di 20 milioni di dollari per lo sviluppo del Ceftobiprole, una molecola attiva sia contro batteri gram positivi che negativi, che sta per iniziare la fase 3 della sperimentazione, quella conclusiva.
“Abbiamo costruito un robusto portfolio di molecole attive contro i superbatteri -ha spiegato Hatchett, chiamato in audizione dopo il primo caso negli Usa di una donna con un’infezione resistente a tutti gli antibiotici -un segno del successo del programma”.
Solo negli Usa sono 23 mila i morti l’anno per le infezioni resistenti, mentre in Europa sono circa 25 mila. Secondo alcune proiezioni, nel 2050 i superbatteri causeranno più morti del cancro.