(Reuters) – Una dose di richiamo del vaccino anti COVID-19 di Johnson & Johnson risulta efficace all’85% nel proteggere contro il ricovero in ospedale causato dalla variante Omicron. L’effetto protettivo dura fino a 1-2 mesi dopo la somministrazione del booster. Lo ha affermato venerdì 14 gennaio Glenda Gray, responsabile del Medical Research Council (SAMRC) del Sud Africa.
Glenda Gray ha presentato i risultati dello studio SAMRC nel corso di un briefing del ministero della salute sudafricano sulla quarta ondata di COVID-19, guidata dalla variante Omicron.
“Abbiamo riscontrato un’efficacia del vaccino dell’85% e abbiamo anche visto che rimane stabile fino due mesi dopo”, ha affermato la scienziata. Lo studio ha coinvolto 477.234 operatori sanitari, tutti vaccinati con il vaccino J&J. 236.000 di questi – circa la metà – avevano ricevuto anche la dose di richiamo.
Il trial ha preso in esame i ricoveri tra gli operatori sanitari che erano stati infettati durante la quarta ondata e ha scoperto che il booster ha ridotto i ricoveri del 63% nelle prime due settimane dopo il richiamo. Questa percentuale è salita successivamente all’85% per un periodo compreso tra uno e due mesi.
“Questa è la prima prova al mondo dell’efficacia del vaccino di J&J contro Omicron”, ha detto Gray.
Tra i partecipanti allo studio sono state infatti riscontrate circa 30.000 infezioni durante l’ondata Omicron rispetto alle circa 11.000 che si sono verificate durante ciascuna delle ondate precedenti guidate dalle varianti Delta e Beta. Dallo studio è anche emerso che le persone infette da HIV sono più vulnerabili al ricovero in ospedale se infettate da Omicron.
“Rispetto al periodo di Beta e di Delta, i pazienti con maggiore probabilità di subire un ricovero ospedaliero sono quindi quelli con HIV rispetto ad altre comorbidità”, ha concluso Gray.
La prevalenza dell’HIV in Sud Africa è di circa il 13%.
Fonte: Reuters
(Versione italiana Daily Health Industry)