Chi guiderà il mercato delle small molecule per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), alla fine del decennio? Lo studio di GlobalData non lascia dubbi: sarà Tagrisso di AstraZeneca il farmaco leader, con vendite che supereranno i 7 miliardi di dollari.
Il mercato dei trattamenti “small molecule” per il carcinoma polmonare non a piccole cellule dovrebbe arrivare a valere 15 miliardi di dollari entro il 2029, rappresentando il 40% dell’intero mercato delle terapie per questa patologia nelle otto principali piazze mondiali.
Tagrisso ha ottenuto la prima importante approvazione da parte della FDA nel 2015, sulla base dei risultati dello studio di Fase III AURA. Questa autorizzazione ha segnato un significativo progresso nel trattamento del NSCLC metastatico positivo alla mutazione EGFR T790M.
Secondo GlobalData, nel panorama terapeutico del cancro del polmone sono attualmente commercializzate 39 small molecule. A livello mondiale, inoltre, sono in corso 4.951 studi di Fase III per 34 diversi farmaci di questo tipo.
Chi sono i follower di AstraZeneca? Roche – secondo gli analisti di GlobalData – si assicurerà la seconda posizione, con oltre 2,5 miliardi di dollari di incassi previsti entro il 2029 e una quota di mercato pari al 17%. Sul podio anche Amgen, accreditata di oltre 1 miliardo di dollari di vendite e di una quota di mercato del 7,3%.
“Oltre a Tagrisso, ci sono altre promettenti small molecule nella pipeline di AstraZeneca, in particolare Orpathys– conclude Biswajit Podder, analista di oncologia ed ematologia di GlobalData – Questo farmaco potrà arrivare a generare vendite per 361 milioni di dollari entro il 2029. Inoltre, Lynparza, un’altra small molecule di AstraZeneca, è in fase di sperimentazione clinica per il trattamento del tumore al polmone. Anche il nuovo prodotto di Eisai e MSD, Kisplyx/Lenvima, è una promettente small molecule. Attualmente è in uno studio di fase III: potrebbe arrivare a totalizzare vendite per 176 milioni di dollari entro il 2029″.