(Reuters Health) – Non si è ancora trovato un accordo sulle procedure da adottare per scegliere le nuove sedi dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e dell’Autorità Bancaria Europea (EBA), che insieme danno lavoro a mille persone e che devono traslocare da Londra per effetto della Brexit. È quanto emerge dalla riunione dei ministri che si è tenuta ieri a Lussemburgo. Tra gli Stati che si sono proposti di ospitare entrambe le istituzione ci sono la Germania e l’Irlanda, anche se i diplomatici non vorrebbero mettere le autorità in un unico Paese. Ma gli stati ex-sovietici che sono entrati nell’UE più di recente, a partire dal 2004, lamentano una disparità nella distribuzione dele sedi di questi enti. Secondo i membri del “blocco orientale” infatti, i criteri proposti dalla Commissione Europea per scegliere la sede, come supporto logistico, infrastrutture, accesso al mercato del lavoro e assistenza medica per i parenti dei dipendenti, favorirebbero l’occidente più ricco.“Nonostante la grande dimensione politica della scelta, siamo impegnati a garantire un risultato positivo e quindi l’unità dei Paesi UE”, ha precisato Helena Dalli, maltese, che ha presieduto la riunione. Intanto è previsto un ulteriore vertice a Bruxelles dei leader dell’UE per decidere sul processo e gli Stati membri avranno tempo fino alla fine di luglio per candidare una propria città come sede.
Una decisione finale è prevista per ottobre, mentre Barcellona, Milano, Copenhagen e Dublino hanno cominciato le campagne per ospitare l’EMA, che ha un budget annuale di 360 milioni di dollari. Tra le città, invece, che vorrebbero ospitare l’EBA ci sono Francoforte, Parigi, Amsterdam, Vienna, Lione e Strasburgo.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)