Nonostante la stretta collaborazione tra aziende farmaceutiche, Governi e organizzazioni no profit per sviluppare vaccini, secondo Anders Vinther, responsabile del settore qualità di Sanofi, a ostacolare la produzione e l’approvvigionamento sarebbe la mole di regolamentazioni differenti da paese a paese. Secondo l’esperto, per esempio, una semplice modifica alle linee di produzione potrebbe richiedere fino a cinque anni per essere implementata, a causa della differenza di regole in più di 100 paesi. Questo sistema regolatorio frammentato rende difficile, a chi produce vaccini, rispondere alle mutevoli esigenze in questo settore. A peggiorare il problema, poi, ci sarebbe il fatto che solo poche grandi aziende operano a livello globale e che per produrre alcuni lotti sono richiesti fino a due anni. “Questi due fattori, potrebbero portare a carenza quando la domanda aumenta in modo inaspettato o se un’azienda incontra problemi di produzione”, ha sottolineato l’esperto. Queste dichiarazioni arrivano in un momento difficile per Sanofi, che sta lottando per tenere il passo con l’aumento della richiesta di vaccini per la febbre gialla a causa di recenti focolai, con una possibile carenza generale negli USA. I CDC americani, alla fine del mese scorso, hanno dichiarato che i rifornimenti sono destinati ad esaurirsi in estate, dal momento che l’azienda sposterà la produzione in una nuova struttura che dovrebbe aprire l’anno prossimo.