(Reuters Health) – Il farmaco contro l’artrite Kevzara, di Regeneron e Sanofi, è efficace solo nei pazienti COVID-19 ‘critici’.
Lo hanno dichiarato lunedì scorso le due aziende, riportando i risultati di uno studio e spegnendo così le speranze che il farmaco possa aiutare un numero più ampio di pazienti.
Sanofi e Regeneron continueranno a testare alte dosi di Kevraza solo tra i malati COVID-19 ‘critici’, che richiedono cioè ventilazione meccanica o ossigenoterapia o che sono ricoverati in terapia intensiva.
La decisione è stata presa dopo che un comitato indipendente di esperti ha rivisto i dati del trial in fase precoce,
Le prime analisi dello studio hanno mostrato che Kevzara ha rapidamente abbassato i livelli di proteina C reattiva con trend però negativi tra i pazienti ‘gravi’ e positivi tra quelli ‘critici’.
I ricercatori hanno valutato anche la riduzione del rischio di morte e la necessità di usare un ventilatore, nonché i miglioramenti clinici, come la capacità di sospendere l’ossigenoterapia o di essere dimessi dall’ospedale: coloro che ricevevano la dose più alta sembravano avere un maggiore beneficio dalla terapia.
Kevzara appartiene alla classe di farmaci inibitori dell’interleuchina-6 (IL-6) e potrebbe rivelarsi utile nel controllo della reazione eccessiva al virus da parte del sistema immunitario, nota come ‘tempesta di citochine’, che potrebbe essere alla base delle difficoltà respiratorie nei pazienti gravi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)