(Reuters Health) – Sanofi si aspetta di ottenere l’approvazione per il suo potenziale vaccino ricombinante contro COVID-19 entro la prima metà del prossimo anno, ossia prima di quanto precedentemente previsto.
Il vaccino è in corso di sviluppo in collaborazione con GSK. Le due società, ad aprile, avevano dichiarato che il loro prodotto, in caso di successo, sarebbe stato disponibile solo nella seconda metà del 2021.
Sanofi è entrata in ritardo nella corsa al vaccino contro il novo Coronavirus. Ma il CEO Paul Hudson non crede che possa rappresentare uno svantaggio
“Ci sono aziende che si muovono più velocemente, ma la velocità ha tre aspetti negativi”, ha detto in un incontro con la stampa, “Stanno usando i dati a oggi disponibili finora, in molti casi relativi alla SARS. È probabile quindi che il vaccino non sia altrettanto efficace e, inoltre, non vi è alcuna garanzia sulla fornitura in grandi quantità del prodotto”. Le probabilità di successo per Sanofi sono “superiori a quelle di chiunque altro”, ha sottolineato Hudson.
Sanofi sta attualmente lavorando a due progetti di vaccini. Il primo, che utilizza un adiuvante prodotto da GSK ha ricevuto il sostegno finanziario dell’U.S. Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA)
Il secondo, sviluppato con la società americana Translate Bio, si basa sulla tecnologia mRNA. I trial clinici del candidato sviluppato con GSK inizieranno a settembre, mentre quelle del secondo candidato dovrebbero iniziare più avanti.
Sanofi ha affermato di avere la capacità di produrre annualmente fino a 1 miliardo di dosi del vaccino ricombinante e fino a 360 milioni di dosi del vaccino mRNA.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)