Il piano di Sanofi per costruire il “franchise più forte nel settore dell’immunologia” è basato sul suo farmaco di punta, Dupixent. E prosegue speditamente. Lo ha affermato di recente Jean-Baptiste Chasseloup de Chatillon, Chief Financial Officer dell’azienda. La casa farmaceutica francese è in possesso di dati positivi sul potenziale terapeutico dell’anticorpo monoclonale per una malattia infiammatoria cronica – l’esofagite eosinofila – che rende difficile mangiare e bere.
Dupixent, noto anche come dupilumab, prodotto da Sanofi e Regeneron, ha ottenuto buoni risultati in uno studio di fase 3 condotto su pazienti affetti da questa patologia. Lo ha annunciato la pharma francese nel corso della riunione annuale 2022 dell’American Academy of Allergy, Asthma e Immunologia (AAAAI).
Una dose settimanale di 300 mg di Dupixent ha “significativamente” superato il placebo nel migliorare i segni e i sintomi dell’esofagite esosinofila al termine del trial dopo 24 settimane. Lo studio ha valutato l’anticorpo monoclonale in 159 pazienti di età pari o superiore a 12 anni.
Ottanta pazienti hanno ricevuto Dupixent, 79 il placebo. Tra quelli trattati con l’anticorpo monoclonale di Sanofi, il 64% ha manifestato una riduzione dei sintomi della malattia rispetto al 41% registrato nel braccio di controllo.
In particolare, i pazienti trattati con Dupixent hanno ottenuto un miglioramento di 23,78 punti nel Dysphagia Symptom Questionnaire contro i 13,86 punti misurati nella coorte placebo.
Il 59% dei malati trattati con Dupixent ha ottenuto la remissione della malattia, verificata sul piano istologico, contro il 6% del gruppo placebo. Questi risultati saranno oggetto di comunicazione in un prossimo convegno scientifico.
Intanto Sanofi li ha già presentati alla FDA statunitense e prevede di fare la stessa cosa con altri enti regolatori entro la fine dell’anno.