Roche ha reso noti dati a 1 anno ottenuti nella Parte 2 registrativa dello studio SUNFISH, una sperimentazione internazionale controllata con placebo volta a valutare risdiplam in persone di età compresa tra 2 e 25 anni con atrofia muscolare spinale (SMA) di tipo 2 o 3.
Lo studio ha evidenziato che la variazione nella scala Motor Function Measure (MFM-32) rispetto al basale (endpoint primario) è risultata significativamente superiore nelle persone trattate con risdiplam rispetto a quanto osservato con il placebo (differenza media di 1,55 punti; p = 0,0156).
Anche nella scala Revised Upper Limb Module (RULM), uno dei principali endpoint secondari, è stato registrato un miglioramento (differenza di 1,59 punti; p = 0,0028).
La sicurezza di risdiplam nello studio SUNFISH è risultata in linea con il suo noto profilo di sicurezza.
I dati sono stati presentati alla 2° edizione dell’International Scientific and Clinical Congress on Spinal Muscular Atrophy, dal 5 al 7 febbraio a Evry, in Francia.
Le evidenze
Dalle analisi esplorative di sottogruppo è emerso che le risposte più rilevanti nella scala MFM-32 rispetto al placebo sono state osservate nella fascia più giovane d’età (2-5 anni) (78,1% verso 52,9% hanno registrato un aumento ≥ 3 punti).
Nella fascia d’età 18-25 anni è stata evidenziata stabilizzazione della malattia (57,1% verso 37,5%, con stabilizzazione definita come un aumento ≥ 0 punti), che rappresenta l’obiettivo del trattamento nei pazienti con malattia di più lunga durata.
La sicurezza di risdiplam nello studio SUNFISH è risultata in linea con il suo noto profilo di sicurezza e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. Il profilo di eventi avversi si è rivelato analogo a quello del placebo. Gli eventi avversi più comuni sono stati infezioni delle alte vie respiratorie (31,7%), rinofaringite (25,8%), piressia (20,8%), mal di testa (20%), diarrea (16,7%), vomito (14,2%) e tosse (14,2%).
Mentre il tasso di infezioni delle basse vie respiratorie era simile in entrambi i bracci di trattamento (risdiplam 19%, placebo 20%), le infezioni gravi delle basse vie respiratorie hanno interessato più pazienti nel gruppo risdiplam (risdiplam 10% placebo 2%), ma sono state segnalate come non correlate al farmaco e si sono risolte senza dover modificare il trattamento in studio.
Ad oggi, oltre 400 pazienti sono stati trattati con risdiplam in tutti gli studi, senza risultati di sicurezza correlati al trattamento che abbiano comportato il ritiro dei pazienti dalle sperimentazioni condotte con questo farmaco.
“I risultati positivi ottenuti in questo ampio gruppo di pazienti con SMA, molti dei quali non erano rappresentati nelle sperimentazioni cliniche, sono molto incoraggianti”, ha dichiarato Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche. “Questo studio ci ha aiutato a capire quali sono le scale di misurazione più rilevanti per i pazienti, nonché a comprendere l’importanza della stabilizzazione della malattia nelle persone con malattia di più lunga durata”.