La Commissione Europea ha approvato Tecentriq (atezolizumab) per il trattamento di prima linea per pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) metastatico laddove è presente un’elevata espressione di PD-L1, senza mutazioni attivanti di EGFR (epidermal growth factor receptor) o alterazioni di ALK (anaplastic lymphoma kinase).
“Siamo lieti di poter fornire atezolizumab ai pazienti europei che soffrono di questo specifico tipo di cancro al polmone”, dice Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development presso Roche. “È stato dimostrato che atezolizumab in monoterapia aumenta la sopravvivenza complessiva nelle persone con elevata espressione di PD-L1 rispetto alla chemioterapia, e rappresenta inoltre una nuova opzione di trattamento per le persone che convivono con questa malattia difficile da trattare”.
Atezolizumab è ora la prima e unica immunoterapia ad agente singolo contro il cancro al polmone disponibile in tre dosaggi, che consentono la somministrazione ogni due, tre o quattro settimane, mettendo così a disposizione di medici e pazienti una maggiore flessibilità nella gestione del trattamento.
Questa approvazione si basa sui dati dello studio di fase III IMpower110, che ha dimostrato che atezolizumab in monoterapia ha aumentato la sopravvivenza complessiva (OS, overall survival) di 7,1 mesi rispetto alla chemioterapia (OS mediana = 20,2 mesi vs 13,1; hazard ratio [HR] = 0,59, IC 95%: 0,40-0,89; p = 0,0106) nelle persone con espressione elevata di PD-L1 (TC3 o IC3-wild-type [WT]).
Il profilo di sicurezza di atezolizumab è risultato coerente con quello già evidenziato da studi precedenti. Gli eventi avversi di grado 3-4 correlati al trattamento si sono verificati nel 12,9% dei pazienti che ricevevano atezolizumab, rispetto al 44,1% di quelli che ricevevano chemioterapia.
Il farmaco ha dimostrato benefici clinicamente significativi in vari tipi di carcinoma polmonare, con cinque indicazioni attualmente approvate in tutto il mondo. In Europa vanta oggi quattro indicazioni nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), come agente singolo o in combinazione con terapie mirate e/o chemioterapie.
Atezolizumab in combinazione con carboplatino ed etoposide (chemioterapia) è anche la prima immunoterapia approvata per il trattamento in prima linea di pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) in stadio esteso.
Roche ha un ampio programma di sviluppo per atezolizumab, che comprende diversi studi di fase III in diverse tipologie di tumori come quello al polmone, genito-urinario, cutaneo, della mammella, gastrointestinale, ginecologico e testa-collo; questo programma di sviluppo prevede l’utilizzo di atezolizumab in monoterapia e/o in combinazione con altre agenti sia in setting di tumori in stadio avanzato (metastatici) che in fasi precoci (adiuvanti e neo-adiuvanti).