Venerdì 1 settembre Roche ha annunciato i risultati positivi di uno studio di Fase 3 su Alecensa (alectinib cloridrato), impiegato nella terapia del tumore al polmone.
L’analisi preliminare dello studio ha rivelato che il farmaco è stato più efficace della chemioterapia standard nel mantenere sotto controllo la malattia nei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule con mutazione genetica ALK. Lo studio ha coinvolto pazienti con tumori con stadio da IB a IIIA, già sottoposti a un intervento chirurgico di rimozione tumorale.
Nel panorama del trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule, uno dei tipi di tumore più diffusi, sono emerse innovazioni significative negli ultimi anni. L’uso di farmaci che stimolano il sistema immunitario è diventato uno standard per numerosi pazienti con malattia metastatica, che hanno fatto registrare un miglioramento della sopravvivenza. Questi farmaci si sono dimostrati efficaci anche nelle fasi più precoci della malattia, sia prima, sia dopo l’asportazione chirurgica della neoplasia.
Per quanto riguarda Alcensa Roche afferma di aver osservato progressi significativi in circa 5% dei pazienti con tumori al polmone con mutazione ALK. Lo studio ha coinvolto 257 pazienti che sono stati randomizzati a ricevere Alecensa, o chemioterapia dopo l’intervento chirurgico. L’azienda ha annunciato che il farmaco ha raggiunto uno dei due obiettivi primari dello studio, ritardando la recidiva del tumore con un tassi che Roche stessa ha definito “senza precedenti”, anche se non sono stati ancora forniti dettagli specifici al riguardo.