(Reuters Health) – L’associazione di atezolizumab (Tecentriq) e bevacizumab (Avastin) determina un prolungamento della sopravvivenza – sia complessiva che libera da malattia – nei pazienti con epatocarcinoma.
A dichiararlo è la stessa azienda produttrice dei due farmaci, Roche, che prevede ora di inviare i dati alle autorità regolatorie europea e cinese con l’obiettivo di ottenere una rapida approvazione in questi due mercati.
La pharma svizzera sottolinea soprattutto l’importanza dell’approvazione in Cina, dove alcuni studi mostrano che la prevalenza del tumore del fegato è maggiore che in qualsiasi altro posto al mondo, con circa il 50% di tutti i casi che si verificano annualmente.
La combo “è il primo trattamento in più di dieci anni a migliorare la sopravvivenza complessiva nelle persone con carcinoma epatocellulare non operabile”, sottolinea Levi Garrawat, nuovo CFO di Roche, senza però svelare lo specifico beneficio di Tecentriq e Avastin, che nella sperimentazione sono stati messi a confronto con sorafenib.
Fonte: Reuters Health Industry
(Versione italiana per Daily Health Industry)