Cattolica Assicurazioni e Roche Italia hanno siglato un accordo di collaborazione che consente l’accesso rapido ai servizi di diagnostica di precisione di Foundation Medicine (società parte del Gruppo Roche) in ambito oncologico per gli assicurati Active Benessere.
In caso di malattia oncologica avanzata o metastatica, gli assicurati Cattolica potranno accedere ai servizi di diagnostica innovativa di Foundation Medicine e sottoporsi a uno specifico test di profilazione genomica che, applicando innovative tecnologie NGS (Next Generation Sequencing), è in grado di identificare eventuali mutazioni del DNA responsabili dello sviluppo tumorale. Sulla base del profilo genomico rilevato sarà possibile ottenere informazioni rilevanti dal punto di vista clinico che potranno consentire di personalizzare il percorso di cura, supportando il clinico nella scelta del trattamento terapeutico.
“L’accordo con Roche Italia offre l’opportunità di fornire ai clienti di Cattolica l’accesso a servizi di diagnostica all’avanguardia, identificando nuovi parametri per avere un’ampia panoramica delle opportunità terapeutiche disponibili – spiega Carlalberto Crippa, Direttore Business Development & Marketing del Gruppo Cattolica. – Nella costruzione della nostra offerta Salute abbiamo scelto di affiancare prevenzione e protezione facendo leva su un ecosistema di partnership che mette al centro la salute del singolo e che, su larga scala, contribuisce a generare benessere per la comunità. Roche, con Foundation Medicine, sono attori importanti di questo ecosistema, perché ci permettono di arricchire la nostra offerta con soluzioni concrete in un ambito della medicina prioritario come quello dell’oncologia”.
“L’accordo con Cattolica Assicurazioni, tra i primi in Italia ed in Europa di questo genere, è un esempio virtuoso di come l’industria assicurativa e farmaceutica possano collaborare efficacemente – dice Marco Zanotti, New business and Partnership Lead di Roche Italia. – Stiamo aprendo nuove strade per contribuire ad una maggiore sostenibilità del sistema salute a tutto vantaggio dei pazienti come anche della comunità scientifica e delle istituzioni. L’unione delle forze e delle reciproche competenze è volta a raggiungere l’ambizioso obiettivo di creare insieme nuove modalità per consentire al maggior numero possibile di pazienti l’accesso all’innovazione diagnostica e terapeutica, riducendo tempi e costi per la collettività”.