Comprare un antidolorifico e, perché no, pagare una multa. Sono le farmacie del futuro che partiranno con un progetto pilota a Catania e provincia. Andare in farmacia non significherà più comprare solo medicinali, si potranno anche pagare bollettini postali grazie a un Pos ‘evoluto’ al banco, che rilascerà un’apposita ricevuta di pagamento.
I primi test nei piccoli centri, dove il farmacista ha anche un compito di ‘servizio’ per la comunità. “E’ una sfida – spiega il vicepresidente di Federfarma nazionale e presidente dell’associazione di Catania, Gioacchino Nicolosi – per puntare a erogare prestazioni aggiuntive al cittadino, sempre in un’ottica di servizio per la comunità. Nei piccoli centri stanno scomparendo caserme dei carabinieri e uffici postali. Li’ il farmacista diventa un’istituzione con un ruolo sociale importante, a volte determinante. La farmacia offre già un’ampia gamma di servizi oltre a quelli tradizionali, come alcuni esami del sangue e l’ecocardiografia, che permettono agli anziani di eseguire accertamenti velocemente e senza allontanarsi da casa. Gli utenti potenzialmente interessati – osserva Nicolosi – sono diversi milioni, con un identikit ben preciso: anziani di piccoli centri”.
L’iniziativa partirà tra meno di due mesi. Il servizio è nato dalla collaborazione tra Igea Banca e il gruppo Bassilichi, azienda fiorentina attiva nell’ambito dei payments. Il progetto ha riscosso grande attenzione tra i farmacisti arrivati da tutta Italia per partecipare al PharmEvolution, che si è tenuta a Catania e che ha fatto registrare oltre 5.000 ingressi qualificati e la presenza di 80 espositori, ma anche un incubatore di idee, per “Farmacia 4.0”. Che guarda ancora più avanti, con in programma una serie di nuovi servizi da offrire ai clienti: la prossima sfida, a cui si sta già lavorando, è la prenotazione di visite mediche in strutture pubbliche e il pagamento dei ticket sanitari in farmacia.
“A Catania – rivela Nicolosi – abbiamo avviato un progetto con l’Azienda sanitaria provinciale e quelle ospedaliere per consentire ai pazienti di prenotare le visite specialistiche nelle farmacie, dove potranno pagare anche il ticket, senza dovere poi fare la fila nei nosocomi. L’unico intoppo, al momento, e che le strutture interessate non utilizzato lo stesso sistema informatico”. Ma il futuro di ‘Farmacia.4’ sembra tracciato: sempre più servizi, diversi dalla tradizione galenica, per stare vicino ai clienti, e un’opportunità anche per non perderli.