L’industria farmaceutica accoglie con favore il rapporto di Mario Draghi, pubblicato lunedì 9 settembre dalla Commissione europea, che delinea le proposte su come l’Europa può riguadagnare il suo vantaggio competitivo e il ruolo critico delle industrie innovative nel raggiungimento di questo obiettivo. A sottolinearlo è la Federazione europea delle aziende del farmaco (Efpia).
Questo rapporto – si legge in una nota – è in linea con l’ambizione del nostro settore di rendere ancora una volta l’Europa il luogo di riferimento per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di nuovi dispositivi diagnostici, farmaci e vaccini. Siamo lieti che il rapporto adotti una visione olistica del nostro settore, riconoscendone l’importanza strategica per l’Europa e il suo futuro incerto nel contesto della forte concorrenza di regioni del mondo più ambiziose. Il rapporto sottolinea la necessità di armonizzare e semplificare le pratiche e investire in infrastrutture per migliorare il frammentato ecosistema delle scienze della vita che esiste nell’UE. È rassicurante che si richieda un dialogo continuo con le parti interessate pertinenti, compresi i controlli del settore e della competitività sulla futura legislazione, riconoscendo le sfide significative che l’Europa deve affrontare dai concorrenti globali, in particolare Stati Uniti e Cina.
Il rapporto – prosegue l’Efpia – riecheggia la richiesta dell’industria farmaceutica basata sulla ricerca per politiche più coerenti e di supporto per prevenire un’ulteriore erosione del settore e invertire una tendenza che ha visto la quota di investimenti in R&S globali dell’Europa scendere di un quarto negli ultimi due decenni. Inoltre presenta una serie di raccomandazioni pragmatiche che potrebbero aiutare a sostenere e incentivare le aziende che operano nella regione. “L’industria farmaceutica innovativa – commenta Nathalie Moll, Direttore generale, EFPIA – è un pilastro fondamentale dell’economia europea, ma la sua posizione di leader globale è precaria poiché gli investitori guardano sempre più altrove. Questo rapporto mostra l’ambizione al massimo livello per affrontare i problemi; speriamo che sarà un catalizzatore per guidare il cambiamento. Se le aziende farmaceutiche vogliono recuperare terreno e competere ad armi pari, queste raccomandazioni dovrebbero essere attuate rapidamente insieme a una strategia coerente e completa per le scienze della vita con una supervisione dedicata da parte della Commissione europea. Abbiamo idee da portare sul tavolo e non vediamo l’ora di lavorare con i nostri partner per trasformarle in azioni concrete