Quattro milioni di accessi al giorno, in media 230 per ogni esercizio, un fatturato di oltre 25 miliardi di euro l’anno e circa 100mila addetti, considerando l’indotto. È questa la fotografia delle farmacie italiane presentata ieri a Roma da Federfarma, in occasione della prima assemblea pubblica della federazione.
Un servizio efficiente, con margini di potenziamento
Sono oltre 18200 gli esercizi sul territorio nazionale, che diventeranno 20mila con i concorsi straordinari in programma, di cui 6mila in comuni di meno di 5mila abitanti e 2mila in centri con meno di 1500 abitanti. “Questa è una giornata in cui essere fieri – dice Annarosa Racca, presidente di Federfarma, che ha ricordato innovazioni introdotte, dalla ricetta elettronica alla tracciabilità dei farmaci -, noi non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo investito molto per dare un servizio più efficiente”. Il servizio delle farmacie, ha sottolineato Racca, va potenziato, e la giornata è stata l’occasione per presentare alcune proposte al ministro Lorenzin, presente in sala.
Le proposte
I farmacisti chiedono di ripristinare uno standard omogeneo sul territorio nazionale, consentire la distribuzione in farmacia di tutti i farmaci a carico del Ssn, investire nella farmaceutica convenzionata per garantire l’erogazione di medicinali innovativi, reinvestire nel settore almeno una parte dei risparmi realizzati, procedere alla definizione dei requisiti strutturali e della remunerazione dei servizi aggiuntivi. “Affinché l’impegno delle farmacie si traduca in un processo strutturato e organico di potenziamento – ha concluso Racca – abbiamo bisogno che la parte pubblica dia stabilità al settore e che sia data attuazione a norme già esistenti”.