Psoriasi del cuoio capelluto, nuovi studi confermano efficacia deucravacitinib

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Bristol Myers Squibb ha annunciato i risultati positivi dello studio di Fase 3b/4 PSORIATYK SCALP per la valutazione di deucravacitinib nel trattamento dei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, compresi quelli con psoriasi meno estesa. L’endpoint primario è stato raggiunto, con un miglioramento statisticamente significativo del Physician’s Global Assessment (ss-PGA) specifico per il cuoio capelluto di 0 o 1 (chiaro/quasi chiaro) a 16 settimane, con un numero di pazienti che hanno raggiunto ss-PGA 0/1 tre volte maggiore con il trattamento con deucravacitinib rispetto a quelli trattati con placebo (48,5% vs 13,7%, rispettivamente; p<0,0001).

I nuovi risultati di efficacia e sicurezza di PSORIATYK SCALP, i risultati riportati dai pazienti e altri 23 abstract sono stati presentati al Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) ad Amsterdam, Olanda che si è tenuto dal 25 al 28 settembre 2024.

“Circa l’80% dei pazienti colpiti da psoriasi a placche presenta un coinvolgimento del cuoio capelluto e solitamente avverte prurito, desquamazione, dolore e sanguinamento, che riducono notevolmente la qualità di vita,” afferma Mark Lebwohl, MD, Preside di Clinica Terapeutica al Kimberly e Eric J. Waldman Department of Dermatology della Icahn School of Medicine a Mount Sinai. “Questi nuovi risultati confermano che deucravacitinib è un trattamento orale sicuro ed efficace, da somministrare una volta al giorno, per le persone affette da psoriasi da moderata a grave, con coinvolgimento di aree ad alto impatto come il cuoio capelluto.”

Inoltre, lo studio ha soddisfatto i principali endpoint secondari alla Settimana 16, con una percentuale significativamente superiore di pazienti che hanno raggiunto almeno un miglioramento del 90% della risposta Psoriasis Scalp Severity Index (PSSI) e una variazione rispetto al basale (CFB) del prurito del cuoio capelluto con il trattamento con deucravacitinib rispetto a placebo (PSSI 90: 38,8% versus al 2,0%, rispettivamente, p<0,0001; CFB medio del prurito del cuoio capelluto -3,2 versus -0,7, rispettivamente, p<0,0001). Nei pazienti con Static Physician’s Global Assessment (sPGA) ≥3, una percentuale maggiore ha raggiunto sPGA 0/1 con deucravacitinib rispetto a placebo (51,0% versus 4,3%; p<0,0001).

Miglioramenti maggiori sono stati riportati dai pazienti che hanno ricevuto deucravacitinib rispetto a placebo, rispettivamente, nel raggiungimento della differenza minima clinicamente importante (MCID) per prurito specifico del cuoio capelluto (41,7% versus 9,8%; p<0,0001), dolore (26,2% versus 11,8%; p=0,0372) e desquamazione (53,4% versus 19,6%; p<0,0001), nonché per i punteggi della scala di valutazione numerica (NRS) per il prurito in tutto il corpo (39,8% versus 13,7%; p=0,0009).

Il profilo di sicurezza di deucravacitinib nello studio PSORIATYK SCALP è risultato coerente con quelli precedentemente riportati dagli studi clinici condotti su deucravacitinib nella psoriasi. Gli eventi avversi più comuni associati al trattamento con deucravacitinib nello studio PSORIATYK SCALP sono stati nasofaringite (14,6%), infezione delle alte vie respiratorie (11,7%), acne (9,7%), emicrania (7,8%), COVID-19 (5,8%) e acne pustolosa (5,8%).

L’analisi real-world dimostra l’efficacia consistente di deucravacitinib

Un’analisi ad interim del Registry of Psoriasis Health Outcomes: a Longitudinal Real-World Collaboration Study (RePhlect) ha valutato 118 pazienti, 108 dei quali con psoriasi a placche da moderata a grave. L’analisi ha dimostrato che l’efficacia a sei mesi del trattamento continuo con deucravacitinib dei pazienti del registro real-world è risultata coerente con i risultati di efficacia osservati negli studi clinici POETYK PSO nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.

I risultati mostrano che i pazienti nel gruppo complessivo hanno ottenuto una riduzione media statisticamente significativa delle misure di gravità di malattia [il 67,9% ha raggiunto un punteggio Psoriasis Area and Severity Index (PASI) ≤3; punteggio PASI medio al basale 6,3, variazione dal basale -4,1 p<0,001], del punteggio di percentuale di superficie corporea (BSA) colpita (64,1% dei pazienti ha ottenuto una BSA ≤3%;  punteggio medio al basale 9,3, variazione dal basale -5,8, p<0,001) e del punteggio di Investigator’s Global Assessment (IGA) (il 46,8% ha raggiunto un punteggio IGA di 0/1; punteggio medio IGA al basale 2,7, variazione dal basale -1,2, p<0,001) dal basale al follow-up. Risultati simili sono stati osservati nel sottogruppo di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.

“Questi dati dimostrano ulteriormente la sicurezza e l’efficacia di deucravacitinib  nel trattamento della psoriasi in aree ad alto impatto, come il cuoio capelluto, e includono la prima analisi dal nostro registro RePhlect fornendo prove che evidenziano il beneficio in un setting di real world di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi da placca moderata a grave,” dichiara Daniel Quirk, MD, MPH, MBA, Vicepresidente senior, Worldwide Immunology and Neuroscience medical affairs, Bristol Myers Squibb. “Crediamo che deucravacitinib abbia il potenziale per essere una terapia sistemica a cui i clinici si possono affidare per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave, specialmente in caso di coinvolgimento del cuoio capelluto. In generale, questi risultati promettenti confermano deucravacitinib una volta al giorno come potenziale standard di cura, mentre continuiamo a guidare l’innovazione TYK2”.

Deucravacitinib è anche oggetto di studi clinici in molteplici malattie immuno-mediate.

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