La Commissione europea ha assegnato al progetto IMPACTIVE circa 7,7 milioni di euro per studiare le possibilità di impiego della meccanochimica nella sintesi di ingredienti farmaceutici attivi (API).
Il progetto “verde” è una collaborazione guidata dall’Università di Montpellier e -secondo alcuni analisti – potrebbe reinventare e rafforzare la catena di approvvigionamento farmaceutico, con costi logistici minori e minore impatto ambientale, in quanto non richiede l’uso di solventi
I solventi sono solitamente alla base di tutte le reazioni tradizionali e spesso sono legati alla generazione di elevate quantità di rifiuti tossici. La produzione di un chilogrammo di ingredienti farmaceutici attivi è legata alla produzione di quasi 200 chilogrammi di rifiuti.
“La meccanochimica evita le alte temperature e i solventi pericolosi, offrendo un’alternativa più ecologica che riduce i rifiuti e massimizza l’efficienza”, spiega Evelina Colacino, coordinatrice di IMPACTIVE. “Questi concetti costituiscono dei veri e propri standard di riferimento per la chimica verde e l’economia circolare e IMPACTIVE vuole trasferirli nel panorama farmaceutico europeo”.
Gli studi più recenti indicano che la meccanochimica potrebbe ridurre l’ecotossicità e le emissioni di carbonio fino all’85% e, allo stesso tempo, ottimizzare i costi di produzione del 12%.
IMPACTIVE studierà la sintesi di tre famiglie di API. Il progetto avrà per obiettivo lo sviluppo di un processo di produzione pilota, pronto per essere utilizzato su larga scala.
L’iniziativa è finanziata da Horizon Europe e vede la collaborazione di 17 partner del mondo accademico e industriale, tra cui Novartis e Merck.