(Reuters Health) – Con molte app di medicina e salute i dati personali potrebbero essere a rischio. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Muhammad Ikram, docente presso il Macquarie University Cybersecurity Hub di Sydney, su oltre 20 mila app di mobile health.
Ikram e colleghi hanno individuato 20.991 app di mHealth progettate per telefoni Android (8.074 app di medicina e 12.917 app di salute e fitness) su Google Play.
I ricercatori hanno concentrato l’attenzione su 15.838 app che non richiedevano una tariffa per il download e l’abbonamento e hanno confrontato le loro pratiche relative alla privacy con quelle di 8.468 app non di mobile health scelte a caso.
Anche se le app di mHealth raccoglievano meno dati dell’utente rispetto ad altri tipi di app per cellulari, l’88% poteva accedere e potenzialmente condividere dati personali. Ad esempio, circa due terzi potevano raccogliere cookie, un terzo poteva raccogliere l’indirizzo email di un utente e circa un quarto poteva identificare la torre di telefonia mobile a cui era collegato il dispositivo dell’utente, con la possibilità di fornire informazioni sulla sua posizione geografica.
Anche se solo il 4% delle app di mHealth ha realmente trasmesso dati (soprattutto nome dell’utente e informazioni sulla posizione geografica), i ricercatori affermano che questa percentuale è considerevole e dovrebbe essere assunta come limite inferiore per le reali trasmissioni dei dati ad opera delle app.
Nelle applicazioni prese in considerazione l’87% delle operazioni di raccolta dei dati e il 56% delle trasmissioni dei dati degli utenti sono avvenute attraverso servizi di parti terze, come pubblicitari, analitici e fornitori di tracciamento esterni e il 23% delle trasmissioni dei dati dell’utente si è svolto su canali di comunicazione non sicuri.
“È fondamentale che gli utente siano consapevoli dei possibili rischi per la privacy”, afferma Ikram. “È importante considerare i vantaggi e i rischi di utilizzare un’app e decidere di conseguenza se vale la pena o meno condividere informazioni che potrebbero essere sensibili. E’ molto importante prestare attenzione quando si concedono le autorizzazioni a queste app di accedere all’elenco dei contatti o alla geolocalizzazione”.
Fonte: The BMJ
(Versione Italiana Daily Health Industry)