L’Italia investe in Ricerca&Sviluppo meno della media Europea (1,4% del Pil contro il 2,1 dell’Ue e il 2,5% dell’Ocse), ma supera la media Europea per quota di pubblicazioni scientifiche che rientrano tra il 10% delle pubblicazioni più citate a livello mondiale (dato italiano oltre l’11% contro il 9,9% della media Ue). Eppure i ricercatori italiani sono tra i migliori al mondo, ma i punti deboli del sistema non consentano un ritorno di questo sapere in termini di innovatività e competitività con il resto del mondo. La parola d’ordine è solo maggiori investimenti, ma anche un salto culturale che permetta alla ricerca di allontanarsi da una visione universitario-centrica per entrare nel mondo della competitività e dell’applicazione sul campo. Perché l’innovazione è davvero tale solo se porta benefici alle persone.
Camerae Sanitatis è il format editoriale multimediale nato dalla collaborazione tra l’Intergruppo parlamentare Scienza e Salute e SICS editore.