L’ictus colpisce in Italia circa 185mila persone all’anno: 150mila sono i nuovi casi e 35mila le persone che hanno un nuovo ictus dopo il primo episodio. È la terza causa di morte (dopo malattie cardiovascolari e neoplasie) e la prima causa di disabilità. Fino al 40% delle persone colpite da ictus sviluppa spasticità entro 6 mesi dall’evento acuto, con conseguenze significative sulla qualità della vita del malato ma anche su quella dei famigliari, chiamati a supplire alle ridotte capacità del loro caro e ad assisterlo nei suoi problemi di salute.
Diagnosticare precocemente la spasticità è fondamentale, così come garantire nel più breve tempo possibile l’accesso ad un piano integrato di intervento che può comprendere terapie riabilitative, trattamenti farmacologici personalizzati, interventi chirurgici, tecnologia e monitoraggio da parte di esperti. Eppure in Italia solo poco più della metà delle Regioni ha un Pdta per l’ictus.