(Reuters Health) – Le aziende farmaceutiche stanno ricominciando ad arruolare pazienti per le sperimentazioni cliniche, dopo il sostanziale blocco delle attività durante i mesi più difficili della pandemia.
A evidenziarlo è una ricerca condotta da Medidata, che mostra come il numero di nuovi soggetti entrato nei trial clinici sia aumentato del 112% a giugno rispetto ad aprile, pur mantenendosi ancora sotto ai livelli pre-COVID di circa il 30%.
L’Europa si sta distinguendo nella ripresa degli studi clinici, grazie a Italia, Francia e Spagna che hanno riportato l’attività quasi ai livelli pre-pandemici. La Germania, invece, è sotto di circa il 23% rispetto al periodo precedente la diffusione del virus.
Gli Stati Uniti sono il Paese che ha risentito maggiormente del blocco degli studi clinici, anche se, rispetto al dato più basso di aprile, sono saliti del 150%.
Per quel che riguarda le aree di studio, i trial sugli antitumorali sono quelli che hanno risentito meno della pandemia, con una riduzione dei pazienti del 40%. Oggi le sperimentazioni in oncologia sono praticamente tornate ai livelli pre-pandemici.
A soffrire di più sono state le sperimentazioni relative ai farmaci cardiovascolari, con un calo che ad aprile è arrivato al 90%. Ma anche questo settore sembra essere in netta ripresa, con un +900% registrato negli ultimi due mesi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)