Nel settore farmaceutico a pagare un prezzo alto alla pandemia potrebbero essere le aziende della filiera CRO, a causa degli annullamenti o delle sospensioni degli studi clinici, che nei prossimi mesi potrebbero diventare più numerosi, se permarranno le restrizioni attualmente vigenti.
È quanto sostiene un rapporto di Moody’s. Tuttavia, sul fronte della liquidità, il settore non dovrebbe temere troppo per il 2020.Tra le società CRO più attive figurano IQVIA e Parexel.
IQVIA sta tuttavia lavorando nonostante la pandemia. Questo mese ha dato il via a un nuovo servizio di prova di matchmaking per “accelerare il trattamento e lo sviluppo di un vaccino” contro COVID-19.
Parexel, nel frattempo, ha “temporaneamente sospeso lo screening per nuovi pazienti e volontari sani”, nel Regno Unito, secondo quanto si legge sul suo sito web. La sospensione temporanea di nuovi screening e arruolamento di pazienti riguarda specificamente le quattro unità cliniche globali di fase precoce dell’azienda. Queste unità rimangono aperte e stanno comunque portando avanti gli studi, ma hanno bloccato le nuove iscrizioni in virtù delle disposizioni sul distanziamento sociale.