I servizi ai pazienti non rappresentano solo un valore aggiunto, ma sono i programmi che ogni azienda farmaceutica deve avere. È la sintesi conclusiva del rapporto pubblicato da Accenture The Patient is In: Pharma’s Growing Opportunity in Patient Services, incentrato sul tema dei servizi offerti ai pazienti e che mostra quanto le aziende del settore stiano investendo in questo campo. “I servizi ai pazienti rappresentano una grande attrattiva in termini di investimento e stanno diventano sempre più strumenti competitivi in grado di determinare il successo nel settore della salute” commenta Tony Romito, capo della divisione di Accenture Lifescience dedicata all’assistenza pazienti.
“In un ambiente competitivo in continua evoluzione, il punto non è per quanto tempo le aziende saranno in grado di offrire questo tipo di servizi, quanto come lo faranno”.
Secondo il Rapporto, l’84% delle aziende farmaceutiche negli Stati Uniti ha in programma, nei prossimi 18 mesi, investimenti in servizi imperniati sul concetto del ‘paziente al centro’: progetti volti a migliorare l’aderenza alle terapie, di web monitoring e di modalità di somministrazione dei trattamenti. 9 aziende su 10 ipotizzano di mettere a disposizione sei o più tipologie di servizi ai pazienti nell’arco dei prossimi due anni, pari ad un +74% rispetto a quello che attualmente fanno.
Per presentare i nuovi servizi, le aziende pensano di lasciare ai medici (82%) il dovere di informare i propri pazienti e di avviare anche un canale di comunicazione diretta con loro (56%). Ciò che resta da chiarire è l’apparente distanza che esiste tra la realtà presentata dalle aziende e l’informazione che il paziente riceve. Si nota infatti come solo il 19% dei pazienti analizzati sia a conoscenza dei servizi messi a disposizione dalle aziende stesse. “Quando si parla di servizi – si legge nel documento – è necessario allineare il valore economico e quello per i pazienti affinché l’offerta sia un tema centrale nell’interazione che il medico ha con i pazienti stessi. È necessario incentrare i messaggi sul raggiungimento dei risultati attesi grazie al binomio prodotto e servizi. Quando un medico vede che il pacchetto offerto favorisce il raggiungimento degli obiettivi di cura, sarà più disponibile a trattare l’argomento parlandone direttamente con il paziente”.
Il Digital è il canale chiave identificato dalle aziende per quanto riguarda la comunicazione con i pazienti. Scelta operata sulla base dei dati di utilizzo dei social media (51%) e delle pagine web (49%). La tv sfiora il 53%.
I dati raccolti da Accenture hanno analizzato più di 200 tipologie di servizi proposti da circa 100 aziende farmaceutiche negli Stati Uniti. Dall’industria stessa arriva la consapevolezza che quello del patient centricity è un settore sul quale va fatto di più. Solo il 51% infatti pensa di avere le giuste capacità per farlo, con un 46% di casi che spiega di aver compiuto dei passi avanti negli ultimi 2 anni.