Negli ultimi cinque anni, le 11 maggiori case farmaceutiche del mondo hanno introdotto sul mercato 76 nuovi farmaci, secondo quanto emerge dal rapporto di Evaluate Vantage.
Novartis si trova al primo posto con una dozzina di autorizzazioni ottenute, comprese quelle per la terapia genica Zolgensma e per Kymriah, il primo trattamento CAR-T approvato dai regolatori. Bristol Myers Squibb è invece all’ultimo posto con solo tre farmaci, tutti approvati grazie al buyout di Celgene da 74 miliardi di dollari.
Dal rapporto di Evaluate emerge anche che Roche, Eli Lilly e AbbVie hanno realizzato i ricavi maggiori dai nuovi prodotti lanciati sul mercato grazie ai farmaci oncologici Tecentriq (Roche), Verzenio (Eli Lilly) e a quelli contro le malattie autoimmuni Rinvoq e Skyrizi di AbbVie, tutti probabili blockbuster.
Secondo il rapporto della società, nel 2020 Tecentriq ha incassato 2,7 miliardi di franchi svizzeri (circa 2,94 miliardi di dollari), Verzenio 912,7 milioni di dollari, Rinvoq e Skyrizi rIspettivamente 731 milioni e 1,59 miliardi di dollari.
Novartis e BMS sono seguite da Roche con nove approvazioni. Eli Lilly ne vanta otto, Pfizer e GlaxoSmithKline sette ciascuna. Sanofi ha ottenuto sei luci verdi mentre AbbVie, Johnson & Johnson e AstraZeneca cinque.