Durante la pandemia di COVID-19 l’industria farmaceutica ha adottato deliberatamente una “cultura digitale” per poter continuare a lavorare. Il focus strategico, in quei lunghi mesi, si è spostato giocoforza sul mantenimento dell’identità aziendale per attraversare con successo una delle più grandi crisi sociali di sempre.
A quasi quattro anni dalla pandemia, le attività delle aziende farmaceutiche si stanno riposizionando sugli interlocutori naturali; nel 2024 assisteremo a un grande ritorno degli operatori sanitari al centro della scena.
Questa indicazione arriva da un rapporto di EPG Health, una Business Unit di IQVIA: una ricerca multi-stakeholder che ha raccolto le opinioni di operatori sanitari (HCP), delle aziende e dei fornitori di servizi. Il campione intervistato era composto complessivamente da oltre 500 professionisti, così ripartiti: 134 manager di aziende farmaceutiche, circa 300 HCP e circa 100 fornitori di servizi.
Il 60% degli intervistati del settore farmaceutico ha dichiarato che riaccendere i riflettori sugli HCP sarà la priorità strategica del 2024. Gli altri temi caldi indicati sono l’ottimizzazione della customer experience e il miglioramento dei contenuti scientifici a diffusione digitale.
“I risultati del rapporto rivelano progressi nella digitalizzazione del settore e una maggiore focalizzazione sull’attività scientifica rispetto al marketing”, commenta Jonathan Macdonald, COO di EPG Health.
Tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda l’engagement degli HCP. I professionisti sanitari continuano a privilegiare i siti web medici indipendenti e gli appuntamenti accademici come fonti di contenuti scientifici.
Sebbene il 41% degli intervistati consideri importanti i social media – nel 2021 erano il 33% – dal rapporto di EPG Health emerge come l’industria farmaceutica abbia prestato meno attenzione a questi canali negli ultimi due anni. E il rapporto con i professionisti sanitari, nei prossimi anni, si giocherà soprattutto in ambito digitale.
“Lo spostamento del focus sulle esigenze e sui comportamenti dei medici è un aspetto importante, ma occorre costruire strategie basate sui dati per comprendere più a fondo il loro comportamento in ambito digitale”, conclude Matthew Hellyer, head of insight di EPG Health.