I nuovi dati positivi sul cancro del colon-retto hanno convinto Pfizer a prepararsi in previsione di un lancio dei nuovi farmaci di Array, azienda focalizzata sull’oncologia, acquisita a luglio, che produce Braftovi e Mektovi.
All’ESMO la casa farmaceutica di New York ha presentato dati che dimostrano come Braftovi e Mektovi, combinati con il farmaco anti-EGFR Erbitux, siano in grado di prolungare la vita dei pazienti con carcinoma del colon-retto precedentemente trattati di una media di 9 mesi rispetto ai soli 5,4 mesi determinati dalla terapia standard di cura. In altre parole, la triplice combinazione ha ridotto il rischio di morte del 48%.
I numeri hanno “entusiasmato” Pfizer e la big pharma sarebbe pronta ad avanzare la richiesta di approvazione alla FDA già nel quarto trimestre di quest’anno, come ha affermato Andy Schmeltz, General Manager dell’unità oncologica di Pfizer.
La prognosi per questo gruppo di pazienti è “molto severa e avere una nuova opzione che può davvero prolungare la vita è molto significativo”, dice il manager Pfizer.
Ma l’azienda è anche “consapevole delle risorse che saranno necessarie per un lancio di successo” in questo settore, risorse che non erano ancora disponibili quando Pfizer ha acquistato a luglio Array BioPharma per 11,4 miliardi di dollari.“Per questo motivo ora ci stiamo preparando” puntualizza Schmeltz.
Grazie a questa acquisizione, il gigante farmaceutico ora ha anche la possibilità di impiegare le sue risorse nell’impiego di questi farmaci in combinazione contro il melanoma. Dopo appena un anno sul mercato, la combo sta già conquistando un paziente su tre con nuova diagnosi, nonostante la concorrenza di altre due combinazioni farmaceutiche.
Anche se Pfizer metterà in campo personale e finanziamenti, si affiderà comunque ad Array per la sua esperienza nel campo del melanoma. “Pfizer Oncology non è presente nel settore terapeutico del melanoma, quindi abbiamo bisogno dell’esperienza che i colleghi di Array invece hanno”, ha affermato Schmeltz.