Un Q1 2023, quello di Pfizer, più sorprendente di quanto si aspettassero gli analisti.
Il fatturato della pharma USA si è infatti attestato a 18,3 miliardi di dollari, superando le stime ferme a 16,6 miliardi di dollari. Grazie a questa performance, Pfizer ha confermato l’obiettivo per il fatturato dell’intero anno compreso tra 67 e 71 miliardi di dollari.
L’azienda, inoltre, mantiene le previsioni di vendite del vaccino Comirnaty (13,5 miliardi di dollari) e del trattamento antivirale orale Paxlovid (8 miliardi di dollari), nonostante su questi prodotti gravino le incertezze legate al forte rallentamento della domanda globale delle terapie anti Covid-19.
Le vendite di Paxlovid nel primo trimestre 2023 hanno generato incassi per 4,1 miliardi di dollari, superando di gran lunga le aspettative di Wall Street (2,7 miliardi di dollari).
Il dato risulta inoltre superiore di 2,8 miliardi di dollari rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2022. Pfizer ha attribuito l’ottima performance di questo prodotto alla forte domanda proveniente dal mercato cinese e ai nuovi lanci in altri mercati internazionali.
Le vendite di Comirnaty, invece, hanno totalizzato 3,1 miliardi di dollari, con un calo del 77% rispetto ai 13,2 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante questa evidente flessione, il risultato del primo trimestre del vaccino ha comunque superato le aspettative degli analisti che si attestavano a 2,6 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda l’intero portafoglio prodotti, Pfizer ipotizza un Q2 poco soddisfacente e una ripresa a settembre, soprattutto negli USA.
“Pensiamo che le vendite dei nostri prodotti sarà significativamente inferiore nel secondo trimestre rispetto al primo”, ha dichiarato il chief financial officer, David Denton,“In effetti, dati i tempi previsti per l’approvazione di un vaccino autunnale contro un nuovo ceppo virale, ci aspettiamo di ottenere negli Stati Uniti vendite più consistenti a partire da settembre, cioè alla fine del terzo trimestre”.