Nel Q1 2024 Pfizer ha prodotto un fatturato di 14,9 miliardi di dollari, caratterizzato da un calo del 20% delle vendite; è il quinto trimestre consecutivo in cui l’azienda registra una diminuzione su base annua. Di contro, il primo quarter dell’anno è stato anche il terzo trimestre consecutivo nel quale la big pharma USA ha registrato un aumento sequenziale dei ricavi: dai 12,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2023 a 13,2 miliardi di dollari del terzo trimestre, ai 14,2 miliardi di dollari nel quarto.
Le vendite dei prodotti COVID – il vaccino Comirnaty e l’antivirale Paxlovid – sono scese dai 7,1 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023 ai 2,4 miliardi del primo quarter 2024. In compenso, al netto di questi prodotti, le vendite generali sono aumentate dell’11%. A equilibrare la perdita di fatturato dei prodotti COVID sono state le vendite di Eliquis, che sono aumentate del 9% (2 miliardi di dollari).
Ottima anche la performance di Vyndaqel (insufficienza cardiaca), che ha venduto per 1,1 miliardi di dollari, facendo registrare un aumento del 66%. Buona anche la crescita (6%) della famiglia di vaccino Prevnar per la prevenzione dello pneumococco, che ha portato nelle casse di Pfizer 1,7 miliardi di dollari. Un altro importante risultato è quello raggiunto da Xtandi (cancro alla prostata), che ha incassato 418 milioni di dollari, crescendo del 23%.
Clima di fiducia anche per i prodotti entrati nel portfolio con l’acquisizione di Seagen – avvenuta nel 2023 per 43 miliardi di dollari – che hanno generato vendite per 742 milioni di dollari. Per l’anno in corso, Pfizer prevede che i coniugati anticorpi di Seagen arriveranno a fatturare 3,1 miliardi di dollari, per raggiungere i 10 miliardi di dollari entro il 2030.
Pur aumentando le prospettive di profitto, Pfizer ha riaffermato la propria guidance per un fatturato 2024 compreso tra i 58,5 e i 61,5 miliardi di dollari.