(Reuters) – Nella corsa allo sviluppo delle terapie CAR-T, Pfizer Inc intende premere il piede sull’acceleratore con l’acquisizione del 25% di Allogene Therapeutics. Così ha dichiarato il colosso farmaceutico che, con questa mossa, mira a spingere la ricerca sulle terapie cellulari CAR-T provenienti da donatori anziché dai pazienti.
Allogene, con sede a San Francisco, è specializzata in terapie allogeniche che vengono prodotte da cellule di donatori sani, consentendo la loro conservazione per un pronto uso e riducendo in questo modo l’attesa per i pazienti. L’azienda farmaceutica è stata fondata ed è guidata, tra gli altri, da alcuni ex dirigenti di Kite Pharma, incluso il suo ex amministratore delegato, Arie Belldegrun, che ha venduto Kite a Gilead Sciences Inc lo scorso anno per 12 miliardi di dollari.
Allogene riceverà i diritti da Pfizer per 16 prodotti CAR-T pre-clinici. Questi sono concessi in licenza dalle francesi Cellectis SA, specializzata in terapie cellulari, e da Servier. Cellectis, in cui Pfizer ha una partecipazione dell’8%, ha diritto di ricevere 2,8 miliardi di dollari sulle vendite nette di qualsiasi prodotto di Allogene. Allogene otterrà anche i diritti, da Servier, su UCART19, una terapia cellulare attualmente in fase di studio iniziale. Servier e Allogene mirano a iniziare gli studi di metà fase nel 2019. Allogen ha il diritto esclusivo di sviluppare e commercializzare UCART19 negli Stati Uniti, mentre Servier avrà i diritti esclusivi per tutti gli altri paesi, secondo quanto annunciato da Pfizer. Pfizer, inoltre, avrà diritto ad avere un rappresentante nel consiglio di amministrazione di Allogene, ma i dettagli finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.
(Versione italiana Daily Health Industry)