(Reuters) – Ok della Food and Drug Administration (FDA) americana a Lorbrena, a base di lorlatinib, di Pfizer. Il medicinale è stato messo a punto per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), in fase avanzata, in pazienti con mutazione del gene ALK che hanno avuto una ricaduta della malattia dopo un trattamento con inibitori ALK, come Xalkori, sempre di Pfizer.
Anche se molti pazienti, infatti, rispondono alla terapia iniziale con un inibitore ALK, generalmente vanno incontro a progressione della malattia e hanno poche possibilità terapeutiche su cui fare affidamento, a causa della resistenza ai trattamenti attualmente in commercio.
La forma di tumore del polmone NSCLC rappresenta circa l’85% dei casi di cancro al polmone e resta difficile da trattare. Circa il 3-5% dei tumori NSCLC, poi, è positivo ad ALK, una caratteristica che si riscontra spesso nei non fumatori.
Lorbrena ha ricevuto la designazione di approvazione accelerata e sarà dunque sottoposto ancora a revisioni per verificare il suo reale beneficio clinico.
Fonte: Reuters
(Versione italiana per Daily Health Industry)