Per l’acquisizione della Consumer Health di Pfizer è in atto una vera e propria corsa a eliminazione. Reckitt Benckiser – azienda leader mondiale dei prodotti di pulizia, che in ottobre aveva annunciato la creazione di uno staff manageriale ad hoc – ha comunicato ufficialmente il proprio ritiro, aprendo così la strada a GlaxoSmithKline, che, secondo quanto riporta il Financial Times, avrebbe presentato a Pfizer l’offerta finale. Il mercato azionario ha premiato la scelta di Reckitt Benckiser; le azioni della company sono infatti salite del 6,7%. Di contro, gli azionisti di GSK non sembrano entusiasti di ritrovarsi favoriti nell’asta per Pfizer Consumer. Le azioni della big pharma hanno subito una flessione dell’1,5%. Un precedente giustifica questo scetticismo. L’ultima volta che Reckitt Benckiser ha abbandonato la corsa per una consumer unit di una big pharma, l’azienda rivale ha faticato a comprare. E’ il caso di Bayer, che ha comprato per 14,2 miliardi di dollari per il portafoglio OTC di MSD nel 2014 e ha visto calare gli utili in questo settore. Inoltre, alcuni osservatori non hanno mai approvato l’attenzione di GSK verso la consumer health unit di Pfizer. Altri hanno avanzato l’ipotesi che un acquisto del genere potrebbe mettere a rischio il dividendo dell’azienda.