Dopo due settimane di trattative Pfizer ha acquisito Seagen per 43 miliardi di dollari.
È la più grande acquisizione nel campo biofarmaceutico da giugno del 2019, quando AbbVie ha acquisito Allergan per 63 miliardi di dollari.
Cinque mesi prima, Bristol Myers Squibb aveva portato a termine la più costosa transazione nella storia del settore con l’acquisto di Celgene per 74 miliardi di dollari.
Seagen, a lungo considerato uno degli obiettivi biotecnologici più attraenti al mondo, ha un portafoglio di quattro farmaci in commercio e una vasta pipeline di candidati anticorpo-farmaco coniugato (ADC).
La società ha raggiunto i 2 miliardi di dollari di entrate nel 2022, con un aumento del 25% rispetto al 2021.
Pfizer si aspetta che i prodotti di Seagen portino nelle casse dell’azienda 10 miliardi di dollari di entrate annuali entro il 2030.
“Non stiamo comprando le uova d’oro”, ha commentato il CEO di Pfizer, Albert Bourla, “Stiamo acquisendo la gallina dalle uova d’oro”.
Bourla ha aggiunto che la combinazione dei punti di forza delle due società consentirà ulteriori potenziali scoperte in campo oncologico e accelererà il loro cammino verso il mercato.
Per quanto riguarda i termini dell’acquisizione. Pfizer pagherà 229 dollari per azione, con un premio del 33% sul prezzo delle azioni di Seagen alla chiusura di venerdì 10 marzo e con un aumento del 40% sul loro valore prima che circolasse la voce dell’accordo.
Il closing della transazione dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno o all’inizio del 2024.
Dopo aver registrato un fatturato record di 100,3 miliardi di dollari nel 2022, alimentato dalle vendite dei suoi prodotti anti COVID-19 Comirnaty e Paxlovid, Pfizer era pronta a concludere un accordo importante.
Tra il 2021 e oggi, la big pharma USA si è mossa con operazioni di medio cabotaggio, come le acquisizioni di Arena Pharmaceutical per 6,7 miliardi di dollari e di Trillium Therapeutics per 2,3 miliardi.
Nel maggio 2022 Pfizer ha intensificato le operazioni di M&A con un buyout da 11,6 miliardi per Biohaven, specializzata in emicrania,
Infine, tre mesi dopo, la big pharma USA ha pagato 5,4 miliardi di dollari per assicurarsi la linea di prodotti di Global Blood Therapeutics, specializzata in onco-ematologia.
