Un gruppo di ricercatori di Harvard ha messo a punto un metodo per misurare l’impatto che le case farmaceutiche producono nel portare sul mercato i propri trattamenti oncologici e per stimare il valore clinico delle nuove approvazioni.
Utilizzando un sistema di punteggio stabilito un decennio fa dalla Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) per identificare quali approvazioni forniscono i maggiori benefici clinici, i ricercatori hanno ordinato i risultati azienda per azienda. Il sistema di punteggio è denominato ESMO-Magnitude of Clinical Benefit Scale (MCBS).
Sulla base di questo sistema di punteggio, in cima alla lista figurano Astellas, AstraZeneca, Daiichi Sankyo, Gilead e Novartis. Queste cinque società hanno totalizzato il 71% delle approvazioni di farmaci ad alto beneficio arrivati sul mercato negli ultimi quattro anni.
“Sono rimasto sorpreso. Cinque aziende rappresentano essenzialmente i tre quarti delle approvazioni ad alto beneficio e molte di queste non avevano indicazioni di questo tipo”, dichiara in un’intervista Thomas Hwang, fondatore della Cancer Innovation and Regulation Initiative presso il Dana-Farber Cancer Institute di Boston e membro del gruppo di lavoro ESMO-MCBS.
Ai fini dello studio i ricercatori hanno considerato, a partire dal 2020, le approvazioni ad alto beneficio ottenute da ciascuna azienda da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). Tuttavia, poiché il sistema di punteggio ESMO-MCBS si applica solo alle approvazioni per i tumori solidi, ci sono molti trattamenti oncologici approvati che non sono stati inclusi nell’analisi. Il gruppo di lavoro – ha dichiarato Hwang – in futuro amplierà la valutazione ai tumori ematologici e ai farmaci approvati dalla FDA non ancora disponibili in Europa.
La rivelazione forse più significativa dell’analisi ESMO-MCBS è che solo un terzo delle approvazioni di nuovi farmaci per i tumori solidi rilasciate nel periodo in questione ha superato la soglia degli alti benefici. Per quanto riguarda i farmaci già approvati che hanno visto riconosciute nuoce indicazioni di utilizzo, il 40% delle approvazioni ha superato il livello soglia.
“Speriamo che questo sistema di punteggio, che è pubblico e riproducibile, consenta alle parti interessate di riformulare ciò che consideriamo vantaggioso e importante per i pazienti”, ha concluso Hwang, “La nostra analisi mostra che un numero limitato di aziende farmaceutiche è responsabile della maggior parte delle innovazioni di valore clinico nel settore oncologico degli ultimi anni. Una migliore comprensione e, in ultima analisi, una migliore scalabilità dei fattori di successo di queste aziende potrebbe trasformare la pipeline di ricerca e sviluppo sul cancro”.