Sono 25 i giovani talenti dell’oncologia che hanno tagliato il traguardo della terza edizione di Oncology Management Fast Track (Omft), il corso biennale promosso da Cipomo – Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri – e Sda Bocconi School of Management destinato agli specialisti che aspirano a ricoprire ruoli direzionali.
Un’iniziativa che guarda al futuro dell’oncologia non solo sul piano della ricerca ma anche in relazione alle competenze organizzative e gestionali che devono diventare parte importante della formazione dei dirigenti medici. L’Omft nasce infatti dall’esigenza di supportare i “talenti” in vista di carriere dirigenziali che li porteranno a coordinare i servizi destinati ai pazienti oncologici, in uno scenario sanitario in continua evoluzione.
Come ha insegnato la pandemia è ormai fondamentale saper coniugare le competenze cliniche con la capacità di gestire l’emergenza: occorre però avere alle spalle una solida conoscenza del funzionamento del Ssn, una visione progettuale del futuro ed una grande padronanza degli strumenti atti ad organizzare la realtà sanitaria in continuo divenire. Anche questa terza edizione, spiega una nota del Cipomo, ha visto un’altissima richiesta di partecipazione. I medici prescelti – e ai quali sono stati consegnati i diplomi al termine di una tre giorni di lavori a Milano dal 6 all’8 aprile – provengono da varie parti d’Italia: 16 dal Nord, 5 dall’Italia meridionale e insulare e 4 dalle Regioni centrali. Ben 12 le donne selezionate, quasi il 50% dei partecipanti.
Il progetto è stato caratterizzato da modalità didattiche integrate, spesso anch’esse sconvolte dall’emergenza Covid-19, con due anni di lezioni sia in presenza che in videoconferenza dedicate all’interpretazione dello scenario sanitario e alla conoscenza dell’approccio gestionale. Grande spazio è stato dato all’approccio economico-aziendale, ai casi di eccellenza dell’oncologia e allo sviluppo di progetti realizzati in collaborazione con le direzioni strategiche delle aziende sanitarie di provenienza. Il confronto infatti ha visto tra i protagonisti, oltre ai referenti SDA Bocconi e Cipomo, anche numerosi rappresentanti delle stesse Direzioni aziendali.
I futuri dirigenti oncologi hanno affrontato anche situazioni delicate come il cambio generazionale nelle posizioni di vertice delle strutture. Il confronto tra le diverse generazioni di specialisti è stato continuo e i progetti relativi al cambiamento organizzativo sono stati proposti dagli stessi partecipanti al corso con lo scopo di migliorare i servizi oncologici nei contesti aziendali dai quali provengono e nei quali ritorneranno.
“L’edizione Oncology Management Fast Track 2020-2022 – spiega Luigi Cavanna, presidente CIPOMO – si è svolta nel pieno dell’emergenza mondiale, per cui la gestione dell’evento pandemico in oncologia è stata il nostro filo conduttore: si è trattato di un vero e proprio work in progress tra docenti e discenti davanti ad uno scenario completamente stravolto dal Covid che ci ha portati a ridefinire le priorità del corso. Uno dei temi fondamentali ha riguardato l’evoluzione tecnologica e digitale della medicina, una risorsa strategica in questi ultimi due anni in quanto ci ha permesso di seguire tanti pazienti a distanza, soprattutto durante il lockdown. Essenziali poi, la sempre maggior importanza dell’approccio multidisciplinare al paziente oncologico e la creazione di reti sempre più solide tra le varie strutture sanitarie, in grado di abbattere notevolmente i tempi in patologie tempo-dipendenti come quelle oncologiche. È infatti necessario pensare in modo sempre più ‘interconnesso’ per aumentare l’efficienza non della singola struttura ma di tutto il sistema composto dalle numerose realtà sanitarie distribuite sul territorio”.
Gli fa eco Bruno Daniele, tesoriere Cipomo: “Con l’Omft abbiamo pensato di colmare un vuoto formativo e organizzativo che ha visto sempre più l’unione della preparazione scientifica a quella organizzativa e gestionale degli oncologi. Considerando le tante richieste che arrivano e la caratura dei candidati che si propongono alle selezioni per partecipare al corso, abbiamo pensato di partire quanto prima con la quarta edizione che comprenderà un programma formativo sempre più al passo con i tempi che cambiano. Dobbiamo imparare a gestire non solo la quotidianità ma anche le emergenze – come quella pandemica che ha sconvolto le nostre vite negli ultimi due anni – e più i nostri medici saranno risolutivi sul piano organizzativo, più il lavoro andrà a beneficio non solo dei pazienti ma di tutta la ‘macchina’ del Ssn che si velocizzerà e saprà rispondere a tutte le esigenze, scientifiche, cliniche e gestionali”.
Questi i “giovani talenti” oncologi che hanno partecipato all’edizione 2020-2022 Oncology Management Fast Track: Cristiano Oliva (Asl Città di Torino), Paola Pozzi (Asst Di Monza), Rocco De Vivo (Azienda Ulss 8 Berica Vicenza), Stefania Miraglia (Asl Città di Torino), Antonella Ferro (Apss Trento), Franco Morelli (Fondazione Casa Sollievo Della Sofferenza Irccs – S. Giovanni Rotondo), Loredana Lo Giudice (Asp Trapani), Mauro Iannopollo (Azienda Usl Toscana Centro), Sara Lattuada (Asl Di Vercelli), Francesco Massari (Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Bologna), Alessandra Bearz (Centro Di Riferimento Oncologico Irccs Aviano), Carlo Putzu (Azienda Ospedaliero Universitaria Di Sassari), Giuseppe Lombardi (Istituto Oncologico Veneto Irccs – Padova), Lorenzo Fornaro (Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana), Jessica Arnoffi (Asst Di Lecco), Alessandro Del Conte (Centro Di Riferimento Oncologico Irccs Aviano), Francesca Martella (Azienda Usl Toscana Centro), Giovanni Gerardo Cardellino (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale Udine), Luca Faloppi (Asur Marche), Maura Rossi (Azienda Ospedaliera Ss Antonio E Biagio E C. Arrigo – Alessandria), Alessandro Iaculli (Asst Bergamo Est), Giuseppa Savio (Azienda Ospedaliera Civico Di Cristina Benfratelli – Palermo), Margaret Ottaviano (Asl Napoli 1 Centro – Ospedale Del Mare), Maria Emanuela Negru (Ospedale Sant’andrea – La Spezia; dal 2021 All’ircss Padova), Michele Ghidini (Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Irccs – Milano).