L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aperto un hub per vaccini a mRNA a Città del Capo, in Sudafrica.
L’agenzia dell’ONU ha affidato il progetto pilota alla biotech sudafricana Afrigen Biologics, che ha sfruttato la sequenza, disponibile pubblicamente, del vaccino anti Covid Spikevax di Moderna per produrre la sua versione del suo vaccino, AfriVac 2121, su scala di laboratorio.
L’azienda sudafricana sta ora lavorando per aumentare la produzione, in vista degli studi clinici di fase 1/2. Parallelamente al processo di scalabilità, Afrigen continuerà a lavorare sulla formazione e sul trasferimento tecnologico ai suoi partner di produzione.
Intanto anche Moderna e BioNTech hanno avviato la produzione di vaccini mRNA nel continente africano.
Il piano di BioNTech si basa su fabbriche modulari ospitate all’interno di container, denominate BioNTainers, che potranno continuare a essere impiegate anche dopo l’emergenza Covid-19.
” Il Covid-19 potrebbe non essere più rilevante tra cinque, sei, sette anni, ma la tecnologia di produzione lo sarà ancora”, spiega Ugur Sahin, CEO di BioNTech ,”Sappiamo che l’mRNA è una nuova tecnologia adatta a diversi tipi di vaccini”.
Nel maggio 2022 Moderna ha raggiunto un accordo con il Governo del Kenya per la costruzione di un impianto da 500 milioni di dollari che sarà operativo entro la fine del 2023.